Ancona-Osimo

Distorsioni e fratture. Impennata di accessi a Torrette per il ghiaccio

Lunedì 26, la prima giornata di neve, è stata la più impegnativa per gli operatori sanitari del nosocomio di Ancona. Il punto con Aldo Salvi, primario del Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza degli Ospedali Riuniti

Spazzaneve per liberare l'accesso al pronto soccorso di Torrette
Ruspe spazzaneve davanti al Pronto Soccorso di Torrette

ANCONA – Burian, la perturbazione giunta dall’Artico, ha mantenuto le promesse portando un freddo polare che ha stretto nella morsa del gelo costa ed entroterra marchigiano.

Le abbondanti precipitazioni nevose cadute in questi giorni e le basse temperature, hanno creato sulle strade una lastra di ghiaccio, che ha provocato cadute e incidenti stradali.

I dati parlano chiaro, negli ultimi giorni, gli accessi per traumi ortopedici hanno subito un’impennata, rispetto alla media dell’ultimo periodo.  «Abbiamo registrato una riduzione globale degli accessi al Pronto Soccorso, che normalmente si aggirano in una media di circa 150 giornalieri – spiega Aldo Salvi, primario del Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza degli Ospedali Riuniti di Ancona – ma la flessione ha riguardato i codici bianchi, mentre sono raddoppiati gli accessi per traumi degli arti legati alle cadute sulla neve».

Con la viabilità stradale, resa difficoltosa da neve e ghiaccio, tante persone con problemi di salute che non hanno carattere di urgenza e che quindi possono essere facilmente risolti dal medico di base (codici bianchi) «hanno preferito rimanere a casa e questo ha consentito l’operatività ottimale del Pronto Soccorso», sottolinea il primario Salvi.

I pazienti, arrivati a Torrette soprattutto per scivoloni e cadute da scale e gradini ghiacciati, hanno riportato fratture di braccia e gambe, slogature di caviglie e polsi, contusioni a bacino e schiena e in alcuni casi trauma cranico.

Lunedì, la prima giornata di neve, è stata la più impegnativa per gli operatori sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale Regionale di Ancona. Ben 114 le persone bisognose di assistenza medica, delle quali 24 vittime di distorsioni, 16 di fratture e 5 con trauma cranico, 2 in codice giallo e 1 in codice rosso. La giornata si è conclusa con 6 ricoveri.

Martedì la situazione degli accessi si è mantenuta pressoché costante, con 101 ingressi, dei quali 6 in codice giallo. Le persone che hanno riportato distorsioni per le cadute sono state 11, mentre 18 sono state le vittime di fratture e 6 i ricoverati.

Ben 42 le distorsioni nella giornata di mercoledì, quando 110 persone sono arrivate al Pronto Soccorso, 8 delle quali in codice giallo. Insomma una situazione piuttosto critica che non ha lasciato scampo a molte persone.

«Il consiglio che rivolgiamo alle persone – spiega il primario del Pronto Soccorso – è quello di uscire solo se necessario, indossando scarpe adeguate e avvalendosi del sostegno di un bastone o di un ombrello, utili non solo per appoggiarsi, ma anche per sondare il terreno. Il problema più frequente infatti è quello di cadere da dislivelli del terreno nascosti dalla neve. E’ bene anche evitare di salire su scale e gradini per rimuovere la neve dalle tettoie, perché sono resi scivolosi dalla neve e dal ghiaccio e questo favorisce le cadute con conseguenti traumi».