Il 2021 inizia con dati positivi per l’export dei distretti delle Marche, che fa segnare un +3,3%. Un dato incoraggiante che registra una attesa inversione di tendenza, seppure è ancora evidente il ritardo rispetto ai valori del primo trimestre 2019 (-12,3%). In crescita 5 distretti su 9, quattro dei quali sono già oltre i livelli di export dei primi mesi del 2019. Questo quanto emerge dal Monitor dei Distretti Industriali delle Marche, a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, per il periodo gennaio-marzo.
«I segnali incoraggianti che avevamo registrato si vanno consolidando in clima di crescente fiducia e ripresa degli investimenti. Siamo ancora in una fase cruciale per conseguire una ripresa strutturale e diffusa, per la quale è strategico il ruolo dei distretti regionali e la propensione all’export delle imprese – spiega Cristina Balbo, Direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. È fondamentale un impegno comune orientato agli asset cui la pandemia ha impresso la maggiore accelerazione: transizione green, digitalizzazione, riorganizzazione delle supply chain. Intesa Sanpaolo ha erogato nei primi tre mesi dell’anno 200 milioni di euro di nuovo credito alle imprese marchigiane e siamo impegnati nel continuare a garantire sostegno alla liquidità ma anche aiutare le imprese a pianificare il futuro per recuperare quanto più rapidamente possibile competitività sul mercato interno e internazionale».
Distretti Marche: i dati I trimestre 2021 di Intesa Sanpaolo
Guardando ai singoli distretti spicca il Sistema Casa dove crescono a doppia cifra sia il distretto delle Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (29,5%) che quello delle Cucine di Pesaro (+11,5%), entrambi i distretti hanno ampiamente superato i livelli pre-Covid del primo trimestre 2019 (rispettivamente +9,5% e +14,3%).
Ottimi risultati anche per le Macchine utensili e per il legno di Pesaro (+13,6% la variazione tendenziale e +4,7% rispetto al primo trimestre 2019), gli Strumenti musicali di Castelfidardo (+12,2%, +19,3% rispetto al 2019).
Bene anche il Cartario di Fabriano (+5,7%), che tuttavia è ancora sotto i livelli pre-Covid del 2019 (-6,2%).
In forte difficoltà le esportazioni dei distretti del Sistema Moda (-9,4%), tutti in calo rispetto ai primi tre mesi del 2020: Calzature di Fermo (-8,2%), Abbigliamento marchigiano (-4,9%), Pelletteria di Tolentino (-24,2%) e Jeans valley del Montefeltro (-0,6%). Tutti molto lontani dai livelli di inizio 2019.
Buono l’andamento dell’export sui mercati maturi (+4,8%), grazie al traino di Francia e Stati Uniti. Più lieve l’aumento delle vendite sui nuovi mercati (+0,9%), dove gli ottimi risultati ottenuti in Cina, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sono stati quasi completamente compensati dalla riduzione in Lituania, Corea del sud e Romania.
Distretti Marche: il futuro
Nei prossimi mesi l’export distrettuale è atteso proseguire il suo percorso di ripresa e, molto verosimilmente, diversi distretti già al termine del 2021 potranno completare il recupero di quanto perso sui mercati esteri durante la crisi pandemica. Le imprese distrettuali potranno cogliere le opportunità di crescita presenti sui mercati internazionali, dove gli scambi sono in forte accelerazione.