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DL Semplificazioni, i sindaci non potranno dire no al 5G, Bisonni: «Si scavalca chi rappresenta la sanità sul territorio»

Il Decreto Legge del 16 luglio 2020 vieta ai Comuni di opporsi all'installazione delle antenne 5G. Nelle Marche sono circa 60 i comuni che si erano opposti per le possibili ripercussioni su ambiente e salute di uno tsunami di microonde millimetriche. Il commento del consigliere regionale dei Verdi

antenne 5G
antenne 5G

I sindaci non potranno più opporsi alle antenne 5G; lo vieta il Decreto Semplificazioni approvato pochi giorni fa. Lo stop, dopo le circa 450 ordinanze dei sindaci italiani, arriva da un emendamento che è stato inserito nel Decreto Semplificazioni pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 16 luglio. La norma sostituisce la legge 36 del 2001.

Come stabilisce l’emendamento del Decreto Semplificazioni, «i comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingenti e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato». Quindi i sindaci possono sì minimizzare l’impatto dell’installazione ma non impedire la stessa.

Nelle Marche sono circa 60 i comuni che hanno firmato le ordinanze per lo stop alle antenne 5G con il primato detenuto dalla provincia di Fermo con ben 35 comuni su 40 che avevano firmato l’accordo proposto dal sindaco di Sant’Elpidio a Mare Alessio Terrenzi e dal sindaco di Servigliano Marco Rotoni. Sindaci che, penna alla mano, avevano messo nero su bianco il loro principio di precauzione – in attesa di chiare evidenze scientifiche sulle antenne 5G – come stabilito dal Testo Unico Ambientale dell’Unione Europea.

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Il consigliere regionale dei Verdi Sandro Bisonni

Ma ora le loro ordinanze, con le novità introdotte dal Decreto Semplificazioni, sono ora “carta straccia”. «Al di là di come la si possa pensare in merito a un determinato argomento tra favorevoli e contrari, credo che il fatto che lo Stato abbia deciso di fare una norma che scavalca e commissaria i sindaci sia scandaloso; potrei definirlo un attacco alla democrazia – il commento del consigliere regionale dei Verdi Sandro Bisonni che si è molto battuto sulla questione del principio di precauzione in materia di 5G -. Questo proprio perché i sindaci rappresentano la massima autorità sanitaria sul territorio ».

«Per quanto riguarda il 5G non ci sono molti studi scientifici ma ci sono, al contrario, moltissimi studi sulla pericolosità delle onde millimetriche. Il 5G alle frequenze più alte utilizza onde quasi millimetriche– ha concluso Bisonni -. Su questo tema attendiamo ovviamente studi più specifici ma non credo sia giusto non dare considerazione a ciò che 500 sindaci in tutta Italia hanno deciso».

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