Ancona-Osimo

«Domani niente scuolabus», l’avviso arriva poco prima delle 20. A Falconara è caos

Famiglie imbestialite: «Come facciamo ad organizzarci?». Servizio posticipato: la società che lo avrebbe dovuto garantire è inadempiente e non ha messo a disposizione i pulmini necessari

Una scuola di Falconara

FALCONARA – È un colpo di scena che scuote la comunità falconarese e che arriva poco prima delle 20, ad una manciata di ore dal suono delle campanelle: domani niente scuolabus per i bimbi, dovranno raggiungere i vari plessi con le proprie famiglie. E in città scoppia il caos, con proteste furenti dei cittadini sui social. «Come facciamo ad organizzarci?», scrivono alcuni. Alla base del disservizio, l’impossibilità della società appaltante di mettere a disposizione i pulmini per il territorio di Falconara.

I fatti

L’attivazione del servizio del trasporto scolastico, quest’anno, è stata affidata dalla Regione Marche – sulla base di un bando regionale – alla Tundo Vincenzo Spa, assegnataria anche del lotto che coinvolge Falconara e altri otto Comuni marchigiani. L’ente locale falconarese, date le condizioni del contratto, non aveva la facoltà di rifiutare l’affidamento alla Tundo. Nonostante le rassicurazioni arrivate anche nella mattinata di oggi, 14 settembre, dai responsabili della società, in serata non sono arrivati a Falconara i pulmini che avrebbero dovuto garantire il servizio. Nella stessa situazione le amministrazioni comunali il cui servizio è stato affidato alla stessa Tundo. Il personale è già stato formato e le incombenze burocratiche sono già state espletate, ma in assenza dei mezzi il servizio dovrà essere posticipato.

«A fronte dell’inadempienza, riconosciuta formalmente dalla stessa Regione Marche nella serata di oggi, gli uffici comunali sono al lavoro per individuare una società che possa sostituirsi a quella che era stata individuata a livello regionale», riferisce il Comune, particolarmente piccato nella nota stampa trasmessa in serata e diffusa sulle piattaforme social dell’ente (Facebook e WhatsApp).

Le proteste

La comunicazione ha mandato su tutte le furie centinaia di famiglie, spiazzate dal cambio di programma improvviso e anche imprevisto, considerato che molti loro figli avrebbero dovuto utilizzare, nel rispetto delle norme anti-Covid, lo scuolabus per raggiungere i vari plessi. Sui social le polemiche si sprecano. Continuano a fioccare i messaggi di mamme e papà letteralmente inferociti per quanto sta accadendo. Oltretutto perché non è detto che il servizio possa partire in tempi brevi. Bisognerà quanto meno attendere i tentativi che dovrà fare il Comune, per quanto, come visto, la gestione è regionale.

Cosa parte regolarmente, invece

Partiranno domani, senza problemi, per il primo giorno di scuola, i servizi scolastici garantiti dal Comune dell’assistenza educativa specialistica e della mensa. L’assistenza educativa sarà garantita a tutti gli alunni con disabilità aventi diritto, attraverso le educatrici della cooperativa sociale Cooss sulla base di una convenzione con l’ente locale.

La refezione scolastica è invece affidata alla Cimas, anche in virtù di una proroga del contratto stipulato nel 2018 con l’azienda per recuperare i mesi di chiusura delle scuole dovuta alla pandemia. Restano confermati i requisiti del servizio, che prevede l’utilizzo di prodotti a filiera corta, alimenti bio, senza glutine o provenienti dal circuito equo e solidale, lotta allo spreco alimentare e rispetto dell’ambiente anche per il trasporto del cibo. La somministrazione dei pasti sarà garantita dal primo giorno alle scuole dell’infanzia e alle primarie a tempo pieno.