Ancona-Osimo

Donne picchiate e derubate delle collanine, presunto rapinatore seriale a processo

È stato rinviato a giudizio per furto, rapina e autoriciclaggio Massimo Bruschi, 48 anni, ritenuto responsabile insieme ad un complice dominicano, Alexander Cesar Marte Fernandez, di almeno sei colpi commessi ad Ancona. Uno aveva riguardato una ex maestra, in via Camerano. Lo straniero ha patteggiato a 4 anni e 4 mesi

La polizia in via Camerano dopo la rapina alla ex maestra (foto: Marina Verdenelli)
La polizia in via Camerano dopo la rapina alla ex maestra (foto: Marina Verdenelli)

ANCONA – Insieme erano stati accusati di aver commesso almeno sei colpi ai danni di donne, anche anziane, picchiate e derubate delle collanine d’oro. Due presunti rapinatori seriali che tra aprile e maggio dello scorso anno avrebbero seminato il panico in tre quartieri della città: Grazie, Piano e Tavernelle. Oggi Massimo Bruschi, 48 anni, dipendente di una ditta di pulizie per le carrozze dei treni, è stato rinviato a giudizio dal gup Paola Moscaroli. Il presunto complice, Alexander Cesar Marte Fernandez, 28 anni, un passato da dj, ha patteggiato a 4 anni e 4 mesi. Per entrambi i reati contestati sono furto aggravato, rapina aggravata e autoriciclaggio. Per Bruschi, difeso dall’avvocato Giacomo Curzi, il processo inizierà il 26 settembre.
Il 48enne era finito in manette il 24 novembre 2017, dopo una operazione della squadra mobile diretta da Carlo Pinto. A giugno dello stesso anno era stato solo denunciato perché ritenuto il complice del dominicano che invece era stato arrestato. Dopo mesi di indagini la polizia era riuscita a far scattare l’arresto anche per il 48enne. Gli inquirenti lo avevano identificato come il secondo rapinatore che da aprile a maggio 2017 avrebbe preso di mira diverse donne, derubate delle collanine d’oro. La ricostruzione della squadra mobile era stata questa: a bordo di una Bmw X3 Bruschi avrebbe atteso il complice, il dominicano Alexander Cesar Marte Fernandez, conosciuto per la sua attività di deejay nei locali del Riminese, dopo che lo straniero rapinava le donne. Il dominicano è stato arrestato dalla squadra mobile il 1 giugno.

I sei i colpi contestati ad entrambi sono avvenuti uno il 5 maggio 2017, in via Camerano. Rapinata una ex maestra. Il marito della vittima aveva cercato di difendere la moglie colpendo il malvivente (il dominicano) con delle piante di fiori, in testa. Lo stesso giorno una seconda donna rapinata, in via del Castellano, il 18 aprile via Fabriano, il 2 maggio piazzale Loreto, il 18 maggio via Colleverde e il 23 maggio via delle Grazie. Bruschi era stato arrestato al lavoro, alla stazione del capoluogo dorico, poco prima delle 8. Le rapine, stando agli elementi raccolti dalla squadra mobile, sarebbero avvenute anche in orario di lavoro del 48enne. Grazie alle telecamere di piazza Ugo Bassi è stata individuata prima la sua Bmw, con la quale accompagnava il dominicano a fare le rapine, poi gli agenti sono risaliti alle sue generalità. Hanno contribuito all’arresto anche i messaggi sul cellulare tra il 48enne e il dominicano, le celle telefoniche che si agganciavano ai luoghi vicino a dove venivano commesse le rapine. I colpi consumati avrebbero fruttato ai due circa 10mila euro. In tre casi le collanine sono state recuperate dalla polizia, attraverso i compro oro, e restituite alle vittime.