ANCONA – Nelle Marche sono 4.165 le imprese femminili guidate da giovani under 35, il 10,6% di tutte le imprese femminili della regione. L’analisi è dell’Ufficio Studi di Confartigianato.
Tra le province, la maggiore concentrazione di imprese femminili guidate da giovani under 35 si registra ad Ancona con 1.125 (27%), segue Macerata con 989 (23,7%), Pesaro-Urbino con 861 (20,7%), Ascoli Piceno con 637 (15,3%) e Fermo con 553 (13,3%). La maggiore presenza di giovani nelle imprese femminili del nostro Paese si coniuga con la maggiore quota di laureate che è pari al 39,6% del totale delle lavoratrici indipendenti, pressoché il doppio del 21,6% degli uomini. La quota di imprenditrici e lavoratrici autonome laureate è salita di 5,7 punti in cinque anni.
Prendendo a riferimento i principali settori, le incidenze maggiori delle imprese giovanili a livello nazionale si rintracciano nelle attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative con il 18,9%, nei servizi di ristorazione e nelle altre attività di servizi per la persona e con il 17,5%; quest’ultimo comparto, ad alta presenza di artigianato, comprende anche tutte le imprese del benessere in particolare parrucchiere ed estetica.
«Oggi il contesto – sottolinea Katia Sdrubolini Presidente di Donne Impresa Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino – richiede un approccio diverso al mondo del lavoro, al mondo dell’impresa. Una donna, quando sceglie di fare impresa ha talento e le capacità di esprimerlo al meglio nella sua attività, ma oggi manca la cassetta degli attrezzi, cioè un sistema che renda sostenibile la vita dell’imprenditrice, dal punto di vista del lavoro, della famiglia, degli affetti».
Le imprenditrici sono concrete, appassionate, talentuose, determinate. Ma sono anche divise tra responsabilità in azienda, impegni familiari, compiti associativi. E sanno che bisogna trovare un nuovo equilibrio per sostenere tutti questi ruoli. «Le sfide per far crescere la competitività delle nostre aziende sono uguali per tutti gli imprenditori, donne e uomini. Ma, rispetto ai nostri colleghi, noi imprenditrici abbiamo un maggiore carico di responsabilità, soprattutto sul fronte familiare – sottolinea la presidente di Donne Impresa Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino Katia Sdrubolini – Continueremo a batterci, per costruire le condizioni che permettano sempre più alle donne di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità e contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese».