ANCONA – Marzo, il mese delle “Donne del Vino”. Nelle Marche sono due gli appuntamenti che si inseriscono nel cartellone nazionale dell’associazione, rappresentata in regione da 26 produttrici, sommelier, enologhe ed enotecarie.
Cantine d’autore, etichette, accessori da vino, packaging e linguaggi alternativi sono protagonisti degli eventi dedicati al tema “Donne Vino e Design” che si svolgeranno in tutta Italia lungo tutta questa settimana. Visite in cantina, performance artistiche, conferenze, piccole mostre, spettacoli: un modo per celebrare la Festa della Donna e porre sotto ai riflettori l’apporto di creatività, rinnovamento e qualificazione fornito dal “gentil sesso” al proprio comparto produttivo.
La Festa delle Donne del Vino è un evento diffuso che si svolge in tutte le regioni italiane con eventi collettivi e individuali, nelle cantine, nei ristoranti e nelle enoteche delle socie. L’elenco delle iniziative viene pubblicato nel sito www.festadonnedelvino.it e riguarda iniziative molto diverse fra loro.
GLI APPUNTAMENTI NELLE MARCHE
– Domenica 3 marzo alle ore 16 al Museo Omero, Mole Vanvitelliana di Ancona, tavola rotonda “Donne Vino e Design” con degustazione dei vini delle produttrici marchigiane socie dell’associazione. Organizza, appunto, l’associazione “Le Donne del Vino” delle Marche, gruppo che si è ricostituito a gennaio 2019 e che si presenta ufficialmente al pubblico attraverso il convegno. La giornata marchigiana è in collaborazione con Poliarte, Accademia della Belle Arti di Ancona. A portare i saluti saranno: Giordano Pierlorenzi, direttore di Poliarte, Aldo Grassini presidente del Museo Omero, Marta Mattioni, consigliera della giunta Camera di Commercio delle Marche. Modera la giornalista, nonché Donna del Vino, Agnese Testadiferro. Interverranno, portando esperienza, competenza e spunti di riflessione: Daniela Sorana, delegata regionale dell’associazione; Oriana Silvestroni, professoressa Univpm; Ondine De La Feld, produttrice di vino e architetto; Maria Loreta Pagnani, graphic designer; Elisa Bucco, industrial designer; Antonella Bredice, fashion designer.
«La nostra delegazione Marche, da poco rinata in termini numerici e operativi, ha lo scopo di creare un gruppo di donne, ricco nelle varie professionalità, tra produttrici, enotecarie, ristoratrici, attrici dell’ospitalità (hotel, B&B, agriturismi, etc), sommelier, formatrici e giornaliste. Il gruppo periodicamente si incontra e si confronta per condividere un progetto comune finalizzato a valorizzare uno dei prodotti principe della nostra regione: il vino – afferma Daniela Sorana, delegata regione Marche Donne del Vino -. Valorizzare e rispettare il lavoro del viticoltore significa investire nel nostro territorio e nella nostra economia, rendere belle e accoglienti le nostre colline e preservare il nostro patrimonio agricolo, perché accanto al vino ci sono anche tutti gli altri prodotti preziosi della nostra terra, tra i quali, ad esempio, cito l’olio. A trarne beneficio sarà tutta la filiera enogastronomica e turistica. Superare il concetto “da soli è meglio” a favore di “insieme saremo più forti” sarà la sfida più grande che dovremo vincere e noi donne, parlando un linguaggio comune, dovremo essere degne ambasciatrici della nostra regione. Il vino è cultura di un popolo e, inevitabilmente, si trova ad interagire con molti altri settori e temi. Il tema scelto per il 2019 è il Design. Un grazie speciale, da parte di tutta l’associazione, va a d Aldo Grassini per averci dato la possibilità di organizzare la giornata di domenica all’interno del Museo Omero».
– Sabato 9 marzo alle ore 18 verrà inaugurata la mostra “Double Show” di Lara Quatrini alla Casa Vinicola Garofoli di Castelfidardo. «Sono nata nel 1980 in un paesino nel cuore delle Marche. Ho frequentato la scuola del Libro di Urbino e successivamente l’ISIA dove mi sono laureata in grafica editoriale. Attualmente lavoro come graphic designer per un’azienda di giocattoli. Amo da sempre disegnare, costruire con le mani, progettare e sperimentare. I lavori presentati alla mostra “Double Show” sono frutto di una doppia ricerca parallela, partita da molto lontano e portata avanti a più riprese nel corso degli anni. É stato divertente pensare a un unico format che contenesse due tematiche così differenti, come le banconote e le bambole. Cos’hanno in comune queste due idee? Me lo sono chiesta anche io – afferma l’artista Lara Quatrini -. Entrambe nascono nella mia testa molti anni fa, e hanno fatto capolino tra i miei lavori in tante forme differenti. Ricordo un quadro datato 2007 in cui ho dipinto un Alessandro Volta (le vecchie 10 mila lire) grande quattro metri, e ho tonnellate di fotografie e sculture di bambole a cui ho lavorato fin da quando frequentavo la scuola. Queste idee sono cresciute con me, sono cambiate, si sono radicate nella mia testa e non mi hanno mai abbandonato. Veder nascere questi due progetti dalle mie mani è stato tanto faticoso quanto esaltante. Vorrei che chiunque avrà voglia di dare un’occhiata ai miei pezzi, si porti a casa un po’ dell’energia e della gioia che ho provato io mentre li creavo».