Ancona-Osimo

Dopo l’afa la grandine: danni ai campi tra Senigallia e Jesi

«Dobbiamo promuovere il più possibile e spingere per agevolare sempre di più l’attivazione di coperture assicurative, uno strumento ormai purtroppo indispensabile per le aziende agricole», commenta il direttore di Coldiretti Marche Alberto Frau

Grandine nel senigalliese

SENIGALLIA- E dopo la grande siccità arriva la temuta grandine. Solo il 6% delle aziende agricole, secondo Coldiretti Marche è coperto da un’assicurazione che ripara da questi eventi purtroppo non più straordinari. Nella giornata di ieri – 30 maggio – i danni si sono registrati su strutture e coltivazioni soprattutto nell’entroterra di Senigallia tra Castelleone di Sausa, Corinaldo, Trecastelli, Ostra, Morro d’Alba e Chiaravalle.

Un chicco di grandine

«Decine di ettari colpiti con le colture in atto e danni a vigne, grano e ortaggi – spiega Coldiretti Ancona -. Fenomeni climatici violenti che sono ormai una consuetudine e che per gli agricoltori coincidono con una perdita economica. Per questo diventano fondamentali le polizze assicurative in parte finanziate da importante contributo della Pac. Poche tuttavia ne approfittano. Appena il 13,5% della superficie agricola è coperto. La maggior parte di esse proteggono la produzione vitivinicola: ben 620 aziende. Al secondo posto ci sono le polizze sul grano duro (385), girasole (148) e piselli (109). Numeri raddoppiati rispetto allo scorso anno ma è ancora troppo poco».

Nel corso del 2021 secondo i dati ESWD nelle Marche si è registrata una media mensile di 1,5 eventi meteo distruttivi. «Dobbiamo promuovere il più possibile e spingere per agevolare sempre di più l’attivazione di coperture assicurative, uno strumento ormai purtroppo indispensabile per le aziende agricole», commenta Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche.