ANCONA- Tavoli con al massimo sei persone, obbligo di chiusura alle 24.00 e varie disposizioni per evitare il contagio. Il Dpcm, pronunciato dal premier Giuseppe Conte domenica sera – 18 ottobre – ha interessato anche i ristoranti che, tuttavia, hanno scongiurato il pericolo di chiusura anticipata. Due ristoranti anconetani, “Il Rustico” e “La Botte”, hanno risposto alle nostre domande riguardo le disposizioni, fornendo il proprio parere circa le decisioni del Governo.
«I tavoli da sei penalizzano ma non troppo – attacca Federico Gasparroni, titolare del “Rustico” -. Quando abbiamo dovuto assimilare i vari distanziamenti è stata più dura. Perdiamo le cene, i grupponi e le cerimonie ma rimaniamo aperti. E considerando la paura di chiudere alle 22.00 è un grandissimo risultato. Da parte nostra speriamo di raccogliere gruppi più piccoli, meno numerosi ma comunque vogliosi di darci una mano scegliendo la nostra cucina».
In ambito orario la chiusura alle 24 lascia aperte altre riflessioni: «Le 24 possono essere stringenti per qualche cliente perchè, a ridosso dell’orario, non è bello invitarli alla cassa. Anche all’uscita, dove magari spesso si fermano a scambiare due chiacchiere, mettergli fretta può non essere bellissimo ma tant’è. Noi paghiamo anche l’aumentare dello smart-working perchè, trovandoci di fronte all’Università, con meno dipendenti lavoriamo molto meno a pranzo. Adesso c’è da stringere i denti e da rispolverare il delivery che ultimamente avevamo accantonato.
Per Giancarlo Filonzi de “La Botte” la proposta va contestualizzata con le nuove regole: «Le sei persone in un tavolo penalizzano fino ad un certo punto perchè ci consentono comunque di svolgere la nostra attività. Certo, in ottica cerimonie qualcosa potremmo pagare. Però, dico sul serio, meglio così che niente. Molti ristoranti chiudono a mezzanotte, tra cui il nostro, il mio pensiero va a chi inizia a lavorare dopo cena che è costretto a rivedere il suo format e i suoi orari».
Anche la Botte, analogamente al Rustico, ha ripreso in mano il servizio delivery garantendo l’asporto tutti i giorni, a pranzo e cena, insieme al servizio in sala.