Ancona-Osimo

Ancona, due chili di hashish in casa per ricavare la nuova droga “rosin”: arrestato 30enne

La squadra mobile ha trovato lo stupefacente in casa, nella camera da letto. Il giovane si cimentava a produrre la sostanza artigianalmente

ANCONA – Seguito da giorni attendono il grosso carico per perquisire la sua abitazione e trovarlo con due chili e mezzo di droga. Per lo più hashish e marijuana che gli servivano per ricavare una nuova sostanza stupefacente denominata “rosin”, più forte e sballante del normale fumo. Per un 30enne anconetano, residente al Piano, è scattato l’arresto, mercoledì. Oggi la convalida in carcere a Montacuto. Si tratta di un disoccupato, con esperienze come benzinaio, già incappato in guai con la giustizia. Il gip ha convalidato l’arresto confermando la misura cautelare in carcere.

Il giovane, nel tardo pomeriggio di mercoledì 10 novembre, al culmine di un’attività investigative nonché di una serie di appostamenti e pedinamenti dedicati, è stato raggiunto dagli investigatori nella sua abitazione di Ancona e sottoposto ad un’accurata perquisizione locale.

Gli agenti gli hanno trovato in casa oltre 2 chili e mezzo di droga di cui 22 panetti di hashish (Kg 2) e oltre mezzo chilo di marijuana contenuta in due buste sottovuoto.

Oltre al predetto stupefacente gli agenti hanno rinvenuto una modica quantità (di prova) di una nuova sostanza stupefacente denominata “rosin” ricavata artigianalmente dallo stesso arrestato, attraverso un procedimento di lavorazione della marijuana impastata con l’acqua calda.

La “rosin” è un inedito modo di separazione della resina di canapa sativa senza l’utilizzo di solventi che si sta diffondendo tra gli assuntori. I motivi dell’utilizzo di tale tecnica sono la facilità, il basso costo e la qualità del prodotto.

Per produrre olio di canapa con la tecnica rosin, bisogna applicare una forte fonte di calore e pressione sulle foglie di cannabis (di solito si usa il ferro da stiro o la piastra per capelli e la carta forno) in modo tale che in pochi secondi la resina cbd si separa formando piccole gocce, cioè l’olio di canapa.

La temperatura non deve essere troppo alta altrimenti si perdono più cannabinoidi e terpeni per via della vaporizzazione nel processo, ma nonostante questo la purezza del prodotto sarà sempre maggiore. La sostanza ricavata si assume sempre fumandola, con un normale spinello.