Ancona-Osimo

Economia in crisi, a rischio 30mila imprese. Confartigianato Ancona: «La Regione attivi un piano a lungo termine»

Rincari energetici e crisi delle materie prime mettono le imprese con le spalle al muro. Confartigianato Ancona chiede soluzioni immediate

ANCONA – Costi di produzione alle stelle. Rincari energetici e crisi delle materie prime mettono le imprese con le spalle al muro. Confartigianato Ancona serra le fila e mette in campo un percorso d’ascolto sul territorio con gli oltre 10mila associati. Dal prossimo 20 marzo parte un treno di appuntamenti che farà tappa a Monte Roberto con il convegno “Enoturismo come leva di valorizzazione territoriale”. Intanto oggi (martedì 15 marzo) l’associazione di categoria ha sentito la necessità di fare il punto sulla situazione tramite un confronto a cui non è voluto mancare il vice presidente della Regione Marche, Mirco Carloni, che ha sintetizzato un concetto chiave: «in economia quello che si può gestire sono i rischi, non le incertezze».

La preoccupazione 

La bussola impazzita dell’aumento dei prezzi e dei rincari energetici, unitamente al conflitto in Ucraina, sta provocando effetti devastanti sul comparto produttivo. Le imprese giocano una partita ad occhi chiusi e faticano a mettere a fuoco una strategia di lungo periodo. Per questo si avverte la necessità di una sponda forte da parte delle istituzioni. «Servono misure immediate a breve, medio e lungo termine» dichiara il segretario generale di Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino, Marco Pierpaoli. A rischio c’è la tenuta di un patrimonio economico di ben 30mila imprese. Nella situazione attuale, infatti, le aziende rischiano di non farcela e di dover ricorrere alla cassa integrazione.

«Le incertezze sul futuro, l’aumento dei costi energetici, la difficoltà di reperire materie prime e i prezzi aumentati – afferma il presidente di Confartigianato, Graziano Sabbatini – stanno portando, e ancor più porteranno, ad innescare aumenti a cascata che faranno crescere l’inflazione reale ben oltre a quello che si ipotizza». 

Le proposte

I danni all’economia e alle imprese cominciano ad essere chiari: produzioni a rischio, aumento dei prezzi dei prodotti finali, perdita dei posti di lavoro. Ma per evitare lo scenario peggiore gli esperti provano a delineare un percorso attraverso soluzioni a breve termine. Sulla cassa integrazione è Claudia Connestari dell’Area Lavoro di Confartigianato a suggerire il piano d’azione: «È necessario intervenire per estendere le attuali 13 settimane di sospensione a 52 in un biennio mobile – afferma la responsabile in ambito welfare aziendale – mediante aiuti da parte delle istituzioni e dello stato. Inoltre sospendere la verifica delle causali di richiesta per evitare che le domande vengano bocciate per incongruenza con il dlgs 2015 e il pagamento del contributo aggiuntivo previsto per l’accesso alla cassa integrazione».

Per Leonardo Gentile, responsabile servizi fiscali, «il problema della pressione fiscale riguarda tutta Italia, ma qualcosa a livello territoriale è possibile fare, per esempio abbassando le addizionali comunali e regionali». Sempre secondo Gentile «tagliando Imu, Tari e Irap si alleggerirebbe fin da subito la pressione fiscale sulle imprese e i lavoratori avrebbero una busta paga più pesante». 

La campagna d’ascolto

Per rimarcare la vicinanza alle imprese, l’associazione di categoria ha pianificato una campagna d’ascolto dal nome “Protagonisti nel cambiamento”. Una serie di 20 incontri sul territorio per dialogare con gli oltre 10mila associati. «Confartigianato per essere vicina alle imprese, è impegnata ad individuare possibili soluzioni che consentano di non fermare le attività e a confrontarsi con le diverse categorie e con i territori – ha detto Pierpaoli – per questo avvieremo una campagna di ascolto che coinvolge anche il mondo politico e accademico internazionale, per avere punti di vista che forniscano una migliore percezione del contesto».

Primo appuntamento domenica 20 marzo a Monte Roberto con il convegno “Enoturismo come leva di valorizzazione territoriale” che vedrà tra i relatori Roberta Garibaldi, Amministratore delegato dell’Enit e grande esperta di turismo delle realtà vitivinicole, il vice presidente della Regione Mirco Carloni e il rettore dell’Univpm Gian Luca Gregori

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