Ancona-Osimo

Guerra commerciale, Trump e l’Ue mettono in pausa i dazi. L’economista: «Eccessiva incertezza»

Mentre l'Europa annuncia dazi in risposta a quelli americani, Trump sospende per 90 giorni la guerra commerciale, ma non verso Pechino. Ecco il commento della professoressa Lo Turco dell'Università Politecnica delle Marche

bandiera americana, Usa, Stati Uniti
(Foto di Ralph da Pixabay)

Nella giornata in cui l’Ue ha dato il via libera alla lista delle contromisure da applicare in risposta ai dazi americani, il presidente degli Stati Uniti ha messo in pausa per 90 giorni l’applicazione dei dazi. Una mossa che, secondo Alessia Lo Turco, professoressa di Economia politica all’Università Politecnica delle Marche, «probabilmente è legata all’eccessiva incertezza creata dai dazi sul mercato, anche se alcuni commentatori sospettano ci sia un intento speculativo».

A preparare contromosse ai dazi Usa non è stata solo l’Europa, ma anche la Cina che ha deciso di applicare dazi cinesi dell’84% sull’export americano in risposta a quelli Usa del 125%.
Sono quattro le categorie di prodotti Usa che avrebbero dovuto essere colpite da dazi dell’Unione Europea (del 10 o del 25%), tariffe la cui applicazione era stata prevista in tre step: dal 15 aprile, dal 16 maggio e dal 1° dicembre.

Tra i prodotti americani che l’Ue intendeva colpire, tabacco, sigari, frutta secca, mais, riso, legumi. Ma stando alle notizie circolate sulla stampa internazionale, anche cosmetici, articoli di abbigliamento e calzature, articoli da ferramenta e da cucina, prodotti di metallurgia e siderurgia.

Si tratta di «dazi che erano stati sospesi in precedenza in virtù di un accordo di contenimento – spiega – e che adesso vengono applicati nuovamente e mirati ai prodotti americani secondari, per rimandare l’imposizione dei dazi ai beni primari, azione che produrrebbero un effetto ulteriormente dannoso all’economia europea, con il rischio di un contraccolpo sulle produzioni Eu».