ANCONA – Tagli sui costi per le imprese che assumono dipendenti. È stato presentato oggi (mercoledì 11 settembre) nella sede territoriale della Cna di Ancona il Bonus Lavoro 2019, l’importante iniziativa varata dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa per sostenere concretamente le aziende che vogliono reagire alla crisi occupazionale assumendo.
Nonostante il mercato del lavoro in provincia di Ancona abbia registrato nel 2018 una crescita dell’occupazione di + 10mila unità rispetto al 2017, con un incremento più forte sul fronte femminile che ha segna un +9,8% rispetto a quello maschile (+2,5%), e una diminuzione di 7500 unità di chi cerca lavoro, i dati dell’Osservatorio regionale mostrano anche che la crescita non è ancora sufficiente a colmare il gap registrato nel periodo di crisi economica.
«Una lettura positiva che non deve far dimenticare il segno lasciato dalla crisi» precisa il responsabile dell’Osservatorio mercato del lavoro, Corrado Paccassoni. Nel paese infatti l’occupazione ha recuperato (+0,5%) la perdita subita nel periodo della crisi, mentre nella provincia di Ancona segna ancora un -1,4%: uno scostamento sul quale ha inciso la crisi del fabrianese, come ha evidenziato Paccassoni.
La crescita zero registrata dal Pil nelle Marche ha influito sull’occupazione, come ha sottolineato il responsabile sindacale della Cna di Ancona, Marzio Sorrentino. Questo ha portato le Marche a «perdere peso e posizioni», e ad essere annoverata tra le regioni del Sud. Molto negative le performance delle costruzioni e dell’edilizia che in 10 anni hanno perso il 37%, e dell’industria che ha perso il 9%, con un «impatto molto forte sulla crisi del territorio», ha evidenziato il responsabile sindacale.
Il direttore della Cna di Ancona, Massimiliano Santini, ha spiegato che il Bonus Lavoro agisce sui costi indiretti amministrativi che gravano sulle imprese, una zona grigia costituita da oneri previdenziali e amministrativi che pesano per oltre il 40%. «Occorre stimolare gli imprenditori ad investire», ha detto, nel sottolineare che il costo medio di un dipendente per un impresa si aggira dai 24 ai 30mila euro.
Il Bonus in pratica taglia fino al 50% i costi del servizio di consulenza del lavoro, del 40% quelli per i nuovi servizi alle imprese che assumono con contratti triennali e del 15% sull’attivazione di nuovi servizi “una tantum”.
Il regolamento del Bonus Lavoro è visionabile sul sito della Cna di Ancona.
I DATI DEL MERCATO DEL LAVORO
Tra gli indicatori del mercato del lavoro che segnano una crescita, ci sono il tasso di attività che passa dal 70,3% al 71,9% e quello di occupazione che sale dal 61,3% al 65,4%, mentre il tasso di disoccupazione scende dal 12,5% all’8,8%.
Sul fronte occupazionale il segmento dei dipendenti cresce del +7,5%, un incremento più forte rispetto a quello regionale (+5,7%) e al nazionale (+1,2%), mentre quello degli indipendenti perde oltre 10mila unità.
Rispetto ai livelli pre-crisi, mentre l’occupazione dipendente è cresciuta, quella indipendente ha perso circa 10mila unità in 10 anni (dal 2008 al 2018).
Per quanto riguarda i settori vanno bene commercio, turismo e agricoltura (+ 1300 unità), male l’edilizia che crolla del 14,6% sul fronte degli indipendenti.