Ancona-Osimo

Ancona, per l’Imr ex Caterpillar sciopero davanti alla Regione per chiedere un incontro col ministero

Manifestazione di lavoratori e sindacati a Palazzo Leopardi, Aguzzi: «Con un nuovo piano industriale si può proseguire la cassa integrazione»

L'assessore Stefano Aguzzi

Lavoratori di Imr, ex Caterpillar, in sciopero, stamattina (18 febbraio), davanti alla Regione Marche ad Ancona, per far sentire forte la propria voce e chiedere che il piano industriale possa partire e possa garantire il loro futuro. Il presidio davanti a Palazzo Leopardi ha visto partecipare circa duecento persone, in un’iniziativa che si colloca nell’ambito degli scioperi dei lavoratori dei metalmeccanici indetti da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil.

I sindacati sono stati ricevuti e i lavoratori hanno poi presenziato al consiglio regionale dove s’è parlato anche della mozione che li riguarda. «Ci aspettiamo che il consiglio regionale approvi la nostra mozione – spiega Sara Galassi, segretaria generale Fiom Cgil Ancona e Marche –, una mozione che chiede alla Regione di spingere sull’azienda affinché ripresenti a breve il piano industriale. Chiediamo anche alla Regione che si faccia interlocutore con il ministero per portare a Roma le nostre istanze. Vogliamo tornare al tavolo ministeriale, che due anni e mezzo fa ci permise l’accordo con l’azienda l’Imr. Presenteremo la nostra mozione prima al presidente del consiglio, Latini, in modo che venga poi acquisita da tutto il consiglio regionale e che diventi un impegno di tutta la regione».

«Abbiamo bisogno di riaccendere i riflettori su questa lunga vertenza iniziata quasi tre anni fa – aggiunge Luigi Imperiale della Fim Cisl Marche –. Purtroppo il piano industriale promesso dall’azienda non s’è realizzato, abbiamo ancora 95 lavoratori che sono in attesa di rientrare sul sito di Jesi. Oggi siamo qui perché tramite la Regione Marche vogliamo arrivare al ministero, che allora fece da intermediario per trovare un’azienda che volesse reindustrializzare il sito di Jesi. Allora il ministero fece un gran lavoro, e oggi occorre richiamarlo in causa».

«Cerchiamo di fare in modo che l’Imr porti lavoro in questa regione – afferma Valentino Mita, segretario Uilm Uil Ancona – perché purtroppo la reindustrializzazione non è stata portata a termine e i lavoratori hanno bisogno di lavorare e di certezze. Vogliamo che la regione ci metta il suo, se le istituzioni non ci danno una mano a riportare il lavoro in questa regione, noi siamo alla frutta, siamo in ginocchio».

Assicurazioni, sulla possibilità di riportare al tavolo del ministero la vertenza Imr, sono giunte dall’assessore Aguzzi: «Informalmente mi sono mosso con il ministero del lavoro per capire se ci sarà possibilità di un rinnovo della cassa integrazione, sono stato informalmente rassicurato su questo – ha chiarito l’assessore regionale Stefano Aguzzi –. Quando ci sarà un piano industriale presentato e una richiesta dell’azienda ci può essere un prosieguo di cassa integrazione per un altro anno. Ho anche sentito informalmente il ministero del Made in Italy, oggi c’è un nuovo dirigente che non è quello che aveva seguito tre anni fa il piano industriale in questione, prendendo atto di questa situazione mi ha detto “tu segui come Regione questa vicenda, magari apri un tavolo in regione tra sindacati e azienda. Qualora ci fosse bisogno di un reintegro di attività legata al ministero informarmi, massima disponibilità, ragioniamo su questa cosa”».