ANCONA – Piscina con cascata, palestra, sauna, sala cinema e multimedia, domotica e beach club livello acqua con lettini e bar. Sono questi i caratteri distintivi del Columbus 80, il gioiello della Palumbo Superyachts varato questa mattina ad Ancona tra effetti speciali e scenografie suggestive.
«Un giorno speciale che segna un traguardo importante per l’azienda – ha detto l’amministratore del gruppo, Giuseppe Palumbo – “Columbus 80” è la materializzazione della visione e della strategia intrapresa nel 2011 quando decidemmo di investire nel mondo del super yacht». Ventisette i mesi impiegati per la costruzione, «un tempo record per un’imbarcazione realizzata con uno standard di qualità altissimo» ha sottolineato il progettista e direttore dei lavori, Gianpaolo Lapenna. Lo yacht, dal volume imponente, avrà bisogno di un equipaggio di «oltre venti persone per essere operativo» ha spiegato il general manager Francesco Carbone.
Un bel colpo, quello messo a segno dal cantiere dorico, dal momento che il Dragon, questo è il nome che gli ha assegnato l’armatore, è il sesto yacht da 80 metri costruito in Italia.
Nata a Napoli nel 1967, la Palumbo, forte di un’esperienza cinquantennale si è affermata nel panorama della cantieristica navale e rappresenta la più importante realtà del Mediterraneo anche per quanto riguarda refit (riqualificazione) e e riparazione. Un gruppo che «ama le sfide», come ha precisato il Ceo Giuseppe Palumbo, sottolineando che il capannone di Ancona è stato costruito in tempi record (4 mesi).
Oggi il gruppo, costituito da 5 brands, Isa, Columbus, Mondo Marine, Extra e Palumbo Superyachts, conta complessivamente 1100 dipendenti dislocati tra Ancona, sede principale, Napoli, Malta, Marsiglia, Savona, Monaco, Tenerife e Rijeka.
Nel cantiere dorico lavorano un centinaio di dipendenti, oltre l’indotto. Otto le nuove imbarcazioni in costruzione, mentre in progetto ci sono anche due nuovi Columbus da 100 e 120 metri, personalizzabili sulla base delle esigenze dei clienti.
LO YACHT
Il Columbus, lungo 79.50 metri e largo 13, è stato costruito tra Napoli e Ancona: lo scafo in acciaio nella città partenopea, mentre la sovrastruttura in alluminio è stata realizzata nel cantiere dorico. Sei i ponti, dei quali 5 collegati da un ascensore vetrato. Presente anche un area per elicottero. Lo yacht, la cui costruzione era iniziata nel 2012 on spec (on speculation), ovvero senza che vi fosse un acquirente, è stato venduto nel 2016 e sarà consegnato ad aprile ad un armatore del medio oriente.
Ingegnerizzazione, architettura navale e design esterno sono stati realizzati dalla Hydro Tec di Sergio Cutolo, mentre gli interni sono stati progettati dal designer Francesco Guida. Uno yacht dalle linee fluide, pulite e semplici che si contraddistingue per 4 tra le più grandi finestre mai prodotte in Europa: 5 metri di lunghezza per 1,80 di altezza, con un unico pannello di cristallo. «Design ma anche profonda conoscenza della parte strutturale alle spalle – ha detto Cutolo – perché una finestra del genere deve supportata in maniera adeguata dal punto di vista strutturale e riteniamo che questo sia un pò il punto forte del nostro studio».
Spinto da due motori da 2.240 kW l’unoi, ha un’autonomia di 6mila miglia alla velocità di crociera di 12 nodi, con la possibilità di spingersi anche oltre i 16 nodi.
Lo yacht è stato varato sulla Syncrolift, la nuovissima piattaforma in acciaio lunga 81 metri e larga 19, in grado di sollevare e varare mega yacht fino a 3300 tonnellate e 110 metri di lunghezza (ampliabile fino a 140 metri). «Una tecnologia molto usata nel nord Europa e unica nell’Adriatico», come ha evidenziato Gianpaolo Lapenna, costata al gruppo un investimento di oltre 6 milioni di euro.
IL GRUPPO PALUMBO
Polo di riferimento dell’Adriatico, la Palumbo Superyachts di Ancona ha una superficie di 52mila metri quadrati, pari a 8 campi da calcio, 10 ormeggi, 1 travel lift da 560 tonnellate, 1 Syncrolift da 3300 tonnellate, e covered sheds per la verniciatura. Il gruppo, giunto alla terza generazione, ha come mercati di riferimento nord America, est Europa e recentemente anche il Giappone. Nel 2008 è entrato nel mercato dei super yachts e nel 2016 ha acquisito Isa e Mondo Marine, assorbendo tutte le maestranze che vi lavoravano, dimostrando così sensibilità e attaccamento al territorio.
MULTIMEDIA E DOMOTICA
Punti di forza del Columbus 80, multimedia e domotica, controllate da un App installata su iPad o smartphone.
«Un impianto Hi-Fi e video di altissimo livello, con la possibilità, per l’armatore e i suoi ospiti, di controllare tutte le utenze e le funzioni, comprese tende, luci e aria condizionata con il proprio telefono o con l’iPad», ha spiegato Maurizio Minossi, fondatore e direttore commerciale di Videoworks, la società di Ancona che ha realizzato tutto il sistema.
La suite dell’armatore e le cabine degli ospiti, sono tutte dotate di impianto tv satellitare, libreria di film on demand in alta definizione, libreria musicale illimitata, contenuti del telefonino visualizzabili su maxi tv (airplay) e chiamata del servizio in camera. Molto curata anche la parte audio relativa agli spazi condivisi sia all’interno che all’esterno dello yacht, nell’ottica di eventi organizzati dall’armatore. Rete locale cablata e wifi sono di tipo professionale, un valore aggiunto per lo yacht, che dispone così di un moderno ufficio, anche se in mare aperto, i cui tratti distintivi sono velocità e sicurezza informatica.
Per quanto riguarda la domotica, invece, luci, tende ed aria condizionata, possono essere anche queste regolate tramite iPad e smartphone.
Videoworks è affermata in ambito internazionale per progettazione, realizzazione ed installazione di innovativi sistemi audio-video, networking, domotica ed entertainment, nei settori Yachting, Architectural (residenze private di pregio) e Business (building, uffici, musei, hotel…). L’azienda che conta più di 50 dipendenti, oltre ad Ancona ha sedi ad Aalsmeer (Olanda), Milano, Londra, Mosca, Viareggio e Fort Lauderdale (Florida).