ANCONA – Il Tribunale di Ancona ha dichiarato fallita Terre Cortesi – Moncaro, l’azienda vitivinicola marchigiana che nel periodo d’oro contava una ottantina di dipendenti.
Il tribunale di Ancona aveva concesso alla società 60 giorni di tempo, prorogabili di 30, oltre a 45 giorni precedenti di custodia dal 25 luglio al 9 settembre, per presentare il piano di concordato con riserva e aveva nominato due commissari giudiziali (il dottor Fabio Pettinato e l’avvocato Salvatore Sanzio) con il compito di tenere i contatti con il consiglio di amministrazione della società e con il custode e amministratore giudiziario (Marcello Pollio). Nel frattempo, aveva preso avvio la vendemmia, portata a conclusione.
Sulla società cooperativa erano intervenuti anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, avviando un procedimento per la liquidazione amministrativa coatta che però non è stato recepito dal Tribunale dorico che ha dichiarato fallita la società cooperativa agricola di Montecarotto. Terre Cortesi – Moncaro avrebbe accumulato 40 milioni di debito.
«Mentre il tribunale riceveva il 21 ottobre la relazione periodica predisposta dal commissario governativo per la cooperativa, con cui veniva relazionata l’attività in corso per il concordato e quindi per ottenere anche la nuova proroga che il tribunale aveva dichiarato essere possibile – dichiara Marcello Pollio -, il commissario governativo invece ha rinunciato al concordato con una relazione negativa sulle prospettive depositata il 16 ottobre precedente al ministero e portata a conoscenza del tribunale solo il 24 successivo».
«Il tribunale così ha dovuto prenderne atto – sostiene Pollio – e dare corso alle istanze di luglio dei due creditori per la liquidazione giudiziale, tuttavia autorizzando l’esercizio provvisorio dell’impresa per preservare il valore e l’occupazione di Moncaro».