Ancona-Osimo

Mutui in lieve crescita ma il mercato immobiliare tiene. Fiori della Fiaip: «Marche nuova Toscana per gli stranieri»

Il tasso medio sulle nuove operazioni per l'acquisto di abitazioni è stato pari al 3,17%, in lieve crescita rispetto al mese precedente (3,12%). «Il mercato immobiliare si conferma volano dell'economia»

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A febbraio, sotto la spinta delle tensioni geopolitiche, sono tornati a crescere, seppur lievemente, i tassi dei nuovi mutui che sono passati dal 3,12% di gennaio al 3,17%. In calo dello 0.6% invece il tasso medio sui nuovi prestiti alle imprese, sceso al 3,98% dal 4,15% del mese precedente. È la fotografia scattata dall’Abi nel suo rapporto mensile.

Per quanto riguarda i tassi di mercato nei primi 13 giorni di marzo 2025 il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 2,52%, stesso valore di febbraio 2025, il tasso lordo dei BOT a sei mesi è stato in media del 2,32% in calo di 9
punti base rispetto a febbraio (2,41%), il tasso IRS a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,64% in
aumento di 25 punti base rispetto a febbraio (2,39%), mentre il tasso lordo dei BTP a 10 anni è stato in media del 3,84% in aumento di 32 punti base rispetto a febbraio (3,52%).

Il tasso di interesse sui prestiti bancari alle imprese a febbraio è sceso al 3,98% dal 4,15% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato pari al 3,17% (3,12% nel mese precedente e 4,42% a dicembre 2023). Il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,27% dal 4,32% del mese precedente.

Nonostante la leggera crescita contribuisca al calo della domanda di prestiti, a febbraio i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dello 0,6% rispetto all’anno prima, «non c’è un impatto negativo sull’acquisto delle abitazioni» conferma Emanuele Fiori, presidente regionale Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali. In questo primo scorcio dell’anno «il mercato immobiliare risponde bene e si conferma punto di riferimento e volano dell’economia». Ad investire sul mattone non sono solo gli italiani, l’appeal delle Marche sta crescendo anche fra gli stranieri.

«L’interesse degli investitori stranieri, che aveva registrato un calo con la pandemia di Covid-19, ora sta tornando in maniera importante – dice -, tanto da poter affermare che le Marche stanno diventando ormai la nuova Toscana. Qui si possono trovare casolari in buona posizione a prezzi relativamente più bassi».
A catalizzare l’interesse degli stranieri, soprattutto tedeschi, olandesi, francesi e americani, non sono solo i casolari in campagna, ma anche appartamenti specie nelle zone costiere.

Queste soluzioni piacciono sia agli umbri, agli emiliani che ai veneti, oltre che agli investitori stranieri, attratti dal fatto che «gli appartamenti richiedono meno manutenzioni delle case in campagna e rappresentano anche una fonte di reddito, perché nei mesi in cui non sono occupati dai proprietari vengono affittati». Insomma, «un investimento certo e sicuro», al riparo dalle fluttuazioni di mercato.

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