Ancona-Osimo

Falconara, incontro tra la sindaca e i commercianti di origine straniera

Sono 2.545 i cittadini non italiani (sia comunitari che extracomunitari) che risiedono stabilmente in città. Al confronto con Stefania Signorini e la vice Yasmin Al Diry i titolari di nove attività. Tra i temi trattati, il decoro e l’appetibilità di negozi e vetrine

I nove commercianti di origine straniera che sabato pomeriggio hanno incontrato la sindaca Stefania Signorini

FALCONARA – Sono stati nove i commercianti di origine straniera che sabato pomeriggio, 19 gennaio, hanno risposto all’appello del sindaco Stefania Signorini che li ha invitati tramite il consigliere straniero aggiunto Yousuf Ali a confrontarsi sui temi del commercio e del decoro del centro città. Il primo cittadino, insieme al vicesindaco Yasmin Al Diry e al consigliere Romolo Cipolletti di Falconara in Movimento, ha illustrato i progetti messi in campo dall’amministrazione comunale per il riconoscimento del Centro Storico, area che comprende la zona più centrale della città, dove si aprono molte attività gestite da imprenditori di nazionalità extra europea. Durante l’incontro è stata posta l’attenzione sul decoro e sull’appetibilità di negozi e vetrine.

«I commercianti hanno convenuto sulla necessità di rendere le loro attività più attraenti – spiega il sindaco Stefania Signorini – e, durante una passeggiata insieme lungo via Flaminia per vedere gli esercizi dei partecipanti all’incontro, uno in particolare mi ha chiesto di entrare nel suo negozio, da poco ristrutturato. Ho notato in molti la voglia di collaborare per migliorare la nostra città».

Durante il confronto è stata anche lanciata dai commercianti l’idea di istituire una scuola di italiano gratuita per i residenti di origine straniera, uomini e donne: queste ultime in particolare stentano in alcuni casi a integrarsi e a interagire anche con le istituzioni proprio per la scarsa conoscenza della lingua. La scuola potrebbe essere anche uno strumento per diffondere le regole di educazione civica, spesso sconosciute a chi proviene da un paese con una cultura diversa. «È importante dialogare con le realtà straniere presenti nel nostro territorio, a maggior ragione con chi ha attività commerciali, per far capire loro l’importanza del decoro e del rispetto delle regole – dice la vicesindaco Yasmin Al Diry –. Abbiamo poi sottolineato l’importanza dell’istruzione delle donne e dei loro figli per avere i buoni cittadini di domani».

Sono 2.545 cittadini non italiani (sia comunitari che extracomunitari) che risiedono stabilmente a Falconara, dove rappresentano quasi il 10% della popolazione. Il gruppo più numeroso è quello proveniente dalla Romania, con 834 residenti, seguito da quello del Bangladesh con 363 persone. Al terzo posto gli abitanti provenienti dall’Albania che sono 182, quelli provenienti dalla Cina 147, dalla Tunisia 106, dalla Nigeria 96.