Ancona-Osimo

Edili Marche, firmato l’integrativo territoriale regionale Confapi di secondo livello

Torretti, presidente Aniem-Confapi territoriale: «Si chiude un percorso di confronto con le maggiori sigle sindacali nell’interesse del rilancio del settore»

I firmatari dell'accordo

ANCONA – Attenzione ai temi della formazione e della sicurezza sul lavoro, impegno comune per combattere il fenomeno del lavoro abusivo e irregolare. Ecco alcuni degli elementi principali del contratto integrativo regionale Confapi per i lavoratori dipendenti delle imprese edili per le Marche siglato per la parte datoriale da Aniem-Confapi e per le organizzazioni sindacali da Daniele Boccetti di Fillea-Cgil, da Luca Tassi Filca-Cisl e da Christian Fioretti di Feneal-Uil.

L’aumento delle imprese (10,54%) delle ore lavorate (27%), degli operai (21%) delle masse salari (da 16 milioni a 21, 5 milioni nei primi 4 mesi dell’anno oltre 34%), oltre ai 1000 Durc di congruità rilasciati dalla sola Cedam (cassa edile delle Marche), sono la riprova che il settore anche nella piccola impresa è vitale e sta rispondendo bene alle sfide. Si pensi che nelle Marche hanno già superato i 3000 cantieri per il solo 110% equivalente a oltre 600 milioni di euro investimenti messi a detrazione (dati aprile).

«Ritengo molto significativo essere giunti a questa firma che chiude un percorso di concertazione articolato e proficuo – ha detto Roberto Torretti, presidente di Aniem-Confapi territoriale – convinto che tale contratto sia una leva per la valorizzazione del lavoro e della sua dignità e, al contempo, uno degli strumenti necessari alle imprese per avere un contesto certo e delineato nel quale operare».

Si tratta di una contrattazione di secondo livello del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che garantisce nuova luce ad un settore penalizzato da molte ombre come il difficile approvvigionamento dei materiali e l’ingiustificato aumento dei costi degli stessi, la difficoltà di reperire manodopera, il caro-gasolio e le problematiche legate alla pandemia.

Il lavoro del tavolo di confronto ha tenuto conto delle richieste delle organizzazioni sindacali incrociandole con le esigenze contingenti delle imprese alle quali vanno garantiti tutti gli strumenti affinché possano cogliere le opportunità che il mercato propone. Vari gli aspetti oggetto dell’accordo: dalla sicurezza sui luoghi di lavoro ai trattamenti economici, all’offerta formativa per gli addetti e per gli imprenditori, previsti nell’accordo con l’obiettivo di rendere il settore dell’edilizia sempre più attrattivo.

I firmatari della parte sindacale Fioretti, Tassi e Boccetti nel sottolineare l’importanza dell’accordo valutano «positivamente l’incremento economico dai 35 ai 71, l’aumento della mensa e l’introduzione di una nuova prestazione sulla malattia per gli operai».

L’accordo nasce dalla volontà condivisa di diffondere, anche attraverso la contrattazione, i principi di legalità e regolarità, indispensabili al mantenimento di un mercato del lavoro unitario e trasparente che possa valorizzare la buona imprenditoria ed il lavoro di qualità. Da qui l’intenzione di attivare iniziative congiunte finalizzate a contrastare il fenomeno del lavoro irregolare nel settore dell’edilizia privata e pubblica, e così scongiurare e perseguire fenomeni di concorrenza sleale nei confronti delle imprese che aderiscono alle disposizioni contrattuali e normative veicolando la promozione della prevenzione, della sicurezza negli ambienti di lavoro in quanto principio non negoziabile.