ANCONA- Il premier Mario Draghi si è già sbilanciato. I bambini delle scuole elementari (oltre a quelli dell’infanzia), e probabilmente anche quelli delle scuole medie, torneranno in classe già da dopo Pasqua. L’obiettivo della didattica in presenza, per queste fasce d’età, viene considerato una priorità dall’attuale Governo e per questo motivo al vaglio c’è anche la possibilità di effettuare uno screening di massa sulle categorie interessate. In attesa di capire bene quali saranno le modalità del rientro in aula, le scuole anconetane si stanno organizzando alla riapertura tanto che la macchina organizzativa si è già messa in moto. La conferma, in questo senso, arriva direttamente da tre dirigenti scolastiche.
«L’organizzazione è già partita perchè le parole di Draghi pronunciate nei giorni scorsi mi sono sembrate molto chiare – ha confessato Rosa Martino, preside dell’Istituto Comprensivo Falconara Centro -. Non sappiamo ancora la data precisa, attendiamo le ordinanze specifiche ma siamo già orientati e predisposti alla riapertura. Mi riferisco alle pulizie, alle sanificazioni e a tutti quegli obblighi che dobbiamo seguire e rispettare».
Sulla ripresa della didattica in presenza: «Io sono a favore, la Dad è utile solo in certe situazioni. Tamponi ai bambini? Non abbiamo ancora ricevuto niente di ufficiale e quindi non ci poniamo ancora questo problema. Facciamo riferimento agli uffici preposti e se sarà deliberato qualcosa in materia ci organizzeremo anche sotto questo punto di vista».
Sulla stessa linea d’onda Alessandra Bertini, dirigente dell’Istituto Cittadella-Margherita Hack di Ancona che comprende le scuole Verne, Garibaldi, XXV Aprile, Donatello, Antognini e Faiani: «Tutti i bambini hanno diritto di frequentare le attività didattiche, di stare insieme, di relazionarsi e socializzare. In attesa della riapertura, ribadisco che noi siamo stati aperti anche in questo periodo di sospensione per i piccoli che rientravano nelle tipologie tutelate dal Dpcm per le scuole primarie e naturalmente abbiamo osservato uno scrupoloso rispetto della normativa».
E ancora: «Dei tamponi si sa ben poco e fintanto che non ci saranno disposizioni chiare è molto difficile prefigurare come si andrà a svolgere questa eventuale modalità. Dal nostro punto di vista non possiamo che attendere indicazione più dettagliate a riguardo».
In attesa del rientro anche in classe dei bambini delle scuole primarie anche Silvia del Monte, preside dell’Istituto comprensivo “Grazie-Tavernelle”, che fornisce anche una panoramica a trecentosessanta gradi: «Stiamo predisponendo il ritorno in aula attendendo, naturalmente, l’ufficialità. Dal punto di visto didattico riprendere in presenza è diventata una necessità per gli alunni e per le famiglie. Se parliamo di misure per il contenimento del contagio è normale che la preoccupazione ci sia e proprio per questo presteremo la massima attenzione. I tamponi rapidi come soluzione? Per il momento abbiamo così tanto da fare che non possiamo soffermarci sulle ipotesi. Quando saranno deliberati allora ci porremo il problema».