ANCONA – Il 3 febbraio si svolgeranno le elezioni di secondo grado per il rinnovo del Consiglio della Provincia di Ancona e il centrodestra si presenta unito con la lista “Noi per la Provincia Centro-Destra Ancona”. Sette i candidati alla carica di consigliere provinciale: Antonella Andreoli, avvocato e consigliere comunale ad Ancona; Mario Araco, dottore e consigliere ad Osimo, Romina Braconi, imprenditrice e assessore a Numana; Alan Canestrari, imprenditore e consigliere a Senigallia; Fabiola Ceccarelli, dipendente dell’ufficio legale Ubi Banca Chiaravalle e consigliere a Chiaravalle; Lorenzo Rabini, dipendente della Regione, consigliere provinciale uscente e consigliere comunale a Camerano; Primiano Troiano, assistente parlamentare e consigliere a Numana.
«A dicembre – spiega Daniele Silvetti, commissario provinciale Fi – mi sono incontrato con Lorenzo Rabini e Milco Mariani e abbiamo fatto subito un accordo politico. La lista è formata da sette candidati, quattro uomini e tre donne, espressione del territorio. Il centrodestra si è fatto promotore di un progetto politico a cui hanno aderito diversi soggetti civici. Ci proponiamo per il governo di questo territorio e pensiamo di raggiungere un risultato significativo che possa ribaltare l’asset politico di questa Provincia». Silvetti sottolinea il fatto che «il centrodestra si presenta unito insieme alle espressioni civiche del territorio».
Se a fine ottobre Luigi Cerioni, sindaco di Cupramontana, è stato eletto nuovo presidente della Provincia di Ancona, il 3 febbraio, saranno eletti i consiglieri provinciali e si fronteggeranno tre liste: “Ancona Provincia Civica”, “Unione Democratica” (lista di centrosinistra), “Noi per la Provincia Centro-Destra Ancona”. Il nuovo consiglio provinciale sarà eletto dai sindaci e dai 662 consiglieri comunali dei comuni della provincia di Ancona. «Questa è la prima volta che in questa Provincia si presenta la Lega – dichiara Milco Mariani, commissario provinciale Lega – e questo è il segno della crescita del partito nelle Marche». Mariani denuncia la «penosa riforma voluta da Monti che ha limitato le competenze della Provincia, ha lacerato i territori e ha introdotto l’elezione di secondo grado dei consigli provinciali. Con la riforma tutto è venuto a mancare, a partire dalla scarsa manutenzione delle strade. Per fortuna la Lega sta già lavorando con una proposta di Salvini e del sottosegretario Molteni per riabilitare le Province e ripristinare l’elezione diretta».
«Sono convinto – dichiara Lorenzo Rabini, portavoce provinciale Fdi – che il 3 febbraio raccoglieremo molti consensi. Insieme a Silvetti e a Mariani abbiamo lavorato per formare una lista forte, espressione dei territori e delle aree politiche del centrodestra e di quelle civiche. Insieme abbiamo raccolto tante adesioni». Anche Rabini sottolinea il fatto che la «riforma Delrio ha cambiato lo scenario dell’ente di area vasta, rendendo le elezioni indirette e decapitando l’autorevolezza politica e istituzionale delle Province. Sono certo però che nella Provincia di Ancona si respirerà un’aria nuova. Questo sarà un mandato che porterà ad una riforma legislativa delle Province con il ritorno del voto diretto del popolo, e l’ente di area vasta recupererà la sua centralità nel dibattito politico». Anche il ritorno degli uffici della Provincia in centro nella sede originaria, ovvero in una parte dell’ex Palazzo di vetro in corso Stamira, è «un segnale. Dimostra che, che anche dal punto di vista logistico, la Provincia tenta di recuperare la sua centralità».