Ancona-Osimo

Elezioni amministrative ad Ancona: tutte le risposte dei sei candidati alla poltrona di sindaco

A pochi giorni dal voto, dopo le singole puntate con le tredici domande di CentroPagina, ecco il confronto riassuntivo su ciascun tema

Dall'alto a sinistra Battino, Rubegni, Rubini, poi sotto Silvetti, Simonella e Sparapani

ANCONA – Tredici domande ai candidati sindaco alle elezioni comunali che chiameranno gli anconetani alle urne domenica 14 e lunedì 15 maggio prossimi. CentroPagina ha pubblicato una puntata ciascuno ai candidati, prima Ida Simonella, poi Marco Battino, Roberto Rubegni, Francesco Rubini, Enrico Sparapani e Daniele Silvetti, in questa puntata riassuntiva sotto a ogni domanda ci saranno le risposte sintetiche di ciascuno dei candidati, stavolta in ordine alfabetico, da poter confrontare sui vari temi caldi della lunga campagna elettorale ormai al termine. Marco Battino è il candidato della lista Ripartiamo dai Giovani, Roberto Rubegni quello per Europa Verde, Francesco Rubini candidato per Altra Idea di Città e Ancona Città Aperta, Daniele Silvetti per la coalizione di centrodestra, Ida Simonella per la coalizione di centrosinistra, Enrico Sparapani per il Movimento Cinque Stelle.

1) Qual è il tratto distintivo di Ancona?
Battino
: il suo mix tra storia, cultura e paesaggio che rende Ancona così unica.
Rubegni: il porto e il mare sono elementi fortemente distintivi, identitari ed evocativi della storia della città.
Rubini: il mare. Quel mare che significa porto, bellezze paesaggistiche, ecosistemi naturali da preservare, turismo sostenibile.
Silvetti: il porto direttamente nel cuore della città è sicuramente un segno distintivo che pochi possono vantare.
Simonella: il suo rapporto con il mare. Ancona è città che nasce dal mare e dal mare ha continuato ad essere forgiata in bellezza e carattere.
Sparapani: il porto antico, con la sua storia, i suoi reperti storici e anche l’anfiteatro romano, ma pure la morfologia della costa, unica.

2) Qual è il suo luogo del cuore, in città?
Battino
: il Parco Belvedere di Posatora.
Rubegni: Portonovo.
Rubini: la Grotta Azzurra.
Silvetti: la cattedrale di San Ciriaco.
Simonella: il Porto antico.
Sparapani: la pista di pattinaggio del Passetto.

3) Area marina protetta, sì o no e perché?
Battino
: nì, aperti al dialogo, crediamo sia importante capire come vada fatta e se ci sono le condizioni necessarie per realizzarla.
Rubegni: sì, perché è l’unico strumento efficace che possa coniugare la tutela ambientale con uno sviluppo sostenibile.
Rubini: sì, perché è uno strumento indispensabile per tutelare i nostri ecosistemi e perché rappresenta un’occasione di sviluppo.
Silvetti: no, perché bisogna tenere conto di quella che è la nostra condizione e che non partiamo da un territorio incontaminato.
Simonella: no, perché è un’area fortemente antropizzata dove esistono già forme di tutela ambientale che andrebbero fatte funzionare meglio.
Sparapani: sì, perché sarebbe la degna conclusione di un percorso che riguarda tutto l’ambiente anconetano, partendo dal Monte Conero.

4) Banchina grandi navi, sì o no e perché?
Battino
: no, perché il traffico in entrata nel porto di Ancona è già sufficiente.
Rubegni: no, perché oltre a non portare benefici economici alla città, avrebbe un impatto devastante per il Porto antico.
Rubini: no, perché è un progetto folle. Una banchina di 2400 metri quadrati, con una nuova strada sotto la mura e con probabili nuovi parcheggi.
Silvetti: sì, perché con l’arrivo dei croceristi ci saranno i presupposti necessari per avere i negozi aperti e attività pronte a modificare la loro offerta.
Simonella: sì, perché è l’unica opera che consentirebbe l’approdo di navi di ultima generazione, che sono anche quelle meno inquinanti.
Sparapani: no, perché finirebbe per essere solo una colata di cemento che svilirebbe il nostro patrimonio culturale relativo al porto e ai due archi.

5) Parcheggi in centro, quali soluzioni propone?
Battino
: bisogna istituire alcuni parcheggi con una sosta massima di 2 ore.
Rubegni: basta auto e parcheggi in centro. Bisogna modificare mobilità e viabilità.
Rubini: niente nuovi parcheggi, bisogna lavorare sui parcheggi scambiatori.
Silvetti: la creazione di un altro parcheggio coperto.
Simonella: precedenza ai residenti e alla sosta produttiva, incentivare parcheggi scambiatori.
Sparapani: servono parcheggi scambiatori esterni, no a nuovi parcheggi in centro.

6) Manutenzione delle strade e del verde urbano, cosa fare?
Battino
: intervenire su strade e marciapiedi, censire aree verdi, collaborazione con le scuole.
Rubegni: censimento, piano e regolamento del verde pubblico e privato, nonché bilancio arboreo. Efficientare servizio manutenzioni.
Rubini: implementare il personale dedicato alle manutenzioni, riforestazione urbana, piantumazioni, aumento del personale all’ufficio verde, nuovo regolamento.
Silvetti: ripristinare la squadra delle piccole manutenzioni e del verde che saranno rinforzate in termini di personale dipendente.
Simonella: la cura della città nel suo complesso sarà l’ossessione della prossima amministrazione.
Sparapani: gli asfalti bisogna farli bene, e bisogna realizzare una struttura che gestisca il verde.

7) Quali novità da mettere in campo in tema di maggiore sicurezza per i cittadini?
Battino
: incrementare i servizi di pattugliamento a piedi e in macchina anche da parte della polizia locale con molta attenzione alle situazioni non legate alla viabilità ma di ordine pubblico.
Rubegni: mancano spazi intermedi di ritrovo e aggregazione tra casa, scuola e strada, luoghi attrattivi che non siano semplici contenitori, ma veri e propri laboratori di costruzione del senso di socialità e di identità. I presìdi territoriali della forze dell’ordine e le telecamere devono funzionare, serve un vigile di quartiere.
Rubini: sicurezza non è solo ordine pubblico. Una città è sicura quando è bella, viva, vivibile, pulita e manutenuta. Una città è sicura quando vi sono spazi di aggregazione, socialità, luoghi di espressione artistica, servizi sociosanitari di prossimità.
Silvetti: la riorganizzazione del corpo di polizia locale è indispensabile, lavorando in sinergia con le altre forze dell’ordine, ci sono zone della città che hanno bisogno di essere pattugliate e sono completamente scoperte.
Simonella: i controlli delle forze dell’ordine, i loro presidi nei singoli quartieri, le telecamere di videosorveglianza, sono tutti indispensabili. Ma si deve anche agire alla radice, sull’aspetto di prevenzione del disagio, in particolare del disagio giovanile.
Sparapani: per dare più sicurezza bisogna partire dal maggior decoro della città, sentirsi appartenenti alla stessa, poi serve la collaborazione con le forze dell’ordine.

8) Tema giovani: cosa vogliono i giovani di Ancona, residenti e studenti fuori sede, per loro e per la città?
Battino
: vogliono sentirsi parte di questa comunità. Città e università dovrebbero riuscire a camminare fianco a fianco. Chiedono luoghi di aggregazione, eventi culturali, ricreativi, lavoro qualificato, opportunità e molto altro.
Rubegni: chiedono luoghi di aggregazione e un’offerta culturale accessibile a tutti, anche economicamente. Insieme all’università servizi adeguati, alloggi, luoghi dove studiare, luoghi di svago e di aggregazione anche culturale.
Rubini: servono politiche per la casa, sul lavoro e per incentivare l’imprenditoria giovanile. Servono servizi sociosanitari diffusi e di prossimità, ma anche un’offerta culturale adeguata, spazi e momenti di aggregazione e socialità, strumenti di partecipazione e co-progettazione, eventi e divertimento notturno.
Silvetti: vogliono una città energica, vivace, per certi versi divertente. L’accoglienza enogastronomica sta crescendo, ora dobbiamo cercare di coinvolgerli in manifestazioni e spettacoli che li possano interessare per creare eventi che sappiano distribuire la movida in più punti della città.
Simonella: chiedono spazi di aggregazione, di incontro, di scambio di idee ed anche di divertimento. Vogliamo incentivare e creare occasioni di intrattenimento in luoghi diversi della città. I giovani chiedono anche di poter avere luoghi dove studiare fino a tarda sera o nei weekend.
Sparapani: il 60% degli studenti residenti sono andati via da Ancona, se vogliamo mantenerli qui bisogna dare loro una speranza di lavoro, rendere Ancona una città più attrattiva, più turistica, aiutare le attività economiche. Bisogna recuperare i contenitori inutilizzati per farli vivere dai giovani.

9) Lotta all’inquinamento: quali sono le scelte indispensabili e prioritarie?
Battino
: ridurre le emissioni inquinanti, efficientamento energetico delle strutture comunali, scuole, palestre. Completamento dell’anello filoviario, programmi di educazione ambientale e alla sostenibilità, incentivare il trasporto pubblico.
Rubegni: la realizzazione dell’area marina protetta del Conero, l’adozione di un piano del verde cittadino e il miglioramento del decoro urbano, la valorizzazione del capitale naturale, una diversa viabilità che si accosti ad una mobilità veramente sostenibile.
Rubini: servono centraline in un numero sufficiente per coprire tutto il territorio cittadino, a partire dai quartieri limitrofi al porto dove la situazione è senza dubbio la più grave; il Pia chiede alla politica scelte radicali sul porto, sulla mobilità, in tema di verde urbano e infrastrutture vegetali.
Silvetti: rivedere la viabilità, fare in modo che si creino le minori concentrazioni possibili di traffico moderando anche gli accessi. Creazione di zone a traffico limitato dove possibile. Sulla sosta veloce c’è bisogno di avviare un ragionamento.
Simonella: completamento dell’anello filoviario che costituirebbe una vera e propria circolare della città e la sua vera metropolitana di superficie. Poi elettrificazione delle banchine in porto, attenzione alla riqualificazione di tutti gli edifici pubblici in ottica di sostenibilità e risparmio energetico e comunità energetiche.
Sparapani: la diminuzione del traffico veicolare in città con l’utilizzo di parcheggi scambiatori e poi l’allontanamento delle navi fino all’ex Zipa.

10) Trasporti e mobilità: metro di superficie, magari con la riapertura della stazione marittima, oppure altre opzioni?
Battino
: riaprire la stazione marittima come metro di superficie così da ridurre il traffico in entrata e in uscita dal centro storico. Il trasporto pubblico verso le frazioni va completamente rivisto.
Rubegni: realizzare la metropolitana leggera di superficie e riaprire la stazione marittima per alleggerire il trasporto su gomma e migliorare la viabilità cittadina. Migliorare le corsie preferenziali per il trasporto pubblico.
Rubini: metropolitana di superficie, partendo dalla riapertura della stazione marittima. Poi servono ztl integrate con un sistema di parcheggi scambiatori esterni al centro città, un servizio di Tpl con corsie preferenziali e cordoli, progetti per le ciclabilità e investimenti nella sharing mobility.
Silvetti: riapertura della stazione marittima, ripristino della linea filoviaria, bus navetta in grado di fare la spola tra diverse zone del centro, da tarare in base alle effettive esigenze.
Simonella: completamento dell’anello filoviario. Inoltre un collegamento veloce stazione centrale-porto antico con l’utilizzo di mezzi elettrici, sia come navettaggio per chi lavora in porto, sia a servizio della città. Anche sfruttando il prossimo parcheggio dell’ex Verrocchio e uno ulteriore.
Sparapani: immediata riapertura della stazione marittima per diminuire il traffico e portare i pendolari al lavoro, si faceva anche prima e si può tornare a fare, per collegare Ancona con l’accesso da nord e quello da sud.

11) Turismo, punto primo: Ancona oggi è una città attrattiva?
Battino
: molto attrattiva.
Rubegni: no.
Rubini: no.
Silvetti: no.
Simonella: attrattiva e attraente.
Sparapani: no.

12) Turismo, punto secondo: cosa le serve per crescere e diventare più attrattiva per chi viene da fuori?
Battino
: recuperare i luoghi abbandonati, creare una serie di itinerari turistici dedicati a chi sbarca nel nostro porto, organizzare un sistema di servizi per il turista, infopoint, brand Ancona, itinerari enogastronomici, riapertura ostello della gioventù.
Rubegni: il porto antico e le sue ricchezze devono essere oggetto di valorizzazione, di nuovi progetti come un museo del mare o di un acquario, che dia vita a percorsi più attraenti e presentabili anche per i turisti. Il notevole capitale naturale deve essere più attrattivo e attraente per il nuovo turismo sostenibile, anche con l’area marina.
Rubini: bisogna decidere una strada da prendere. Il turismo di massa sta producendo distorsioni in tutta Italia, serve investire sul turismo sostenibile mettendo al centro le nostre eccellenze naturali, storiche e paesaggistiche, con l’area marina protetta.
Silvetti: Ancona deve sentirsi turistica. Non solo nell’accoglienza ma proprio nel sistema di inclusione, di predisposizione. Sicuramente il suo aspetto migliorato farà la differenza. Serve confronto con le agenzie di viaggio o i maggiori network che si interfacciano con il mondo turistico.
Simonella: una strategia di marketing turistico che prosegua il posizionamento di Ancona all’interno del mercato turistico nazionale, rafforzando alcuni poli di attrazione identitari, non solo la Mole, ma anche il Passetto e il Guasco. Potenziare l’accoglienza con un servizio Iat, ampliare e diversificare l’offerta ricettiva.
Sparapani: bisogna farla conoscere, con spot pubblicitari e pacchetti turistici organizzati con il Comune, con un’app, con un sito realizzato apposta. E poi migliorare il decoro urbano, avere negozi aperti, musei virtuali.

13) Commercio: come rivitalizzare il centro cittadino e le economie di quartiere?
Battino
: l’istituzione di una consulta del commercio e la pianificazione con le attività economiche locali di azioni mirate possono essere ottimi strumenti. Prevedere eventi di qualità durante tutto l’anno.
Rubegni: sviluppare progetti insieme alle organizzazioni di categoria che rappresentano le imprese. Il centro storico rivive se le persone sono invogliate a viverlo, a ripopolarlo, in un ambiente accogliente e sano.
Rubini: serve una città vivibile e vissuta con ampie aree pedonali, eventi 365 giorni l’anno, serve poi mantenere l’impegno sui dehors e agevolare le attività nella possibilità di organizzare intrattenimento musicale e artistico.
Silvetti: serve la creazione di una città più gradevole e che spinge a visitarla. Rispettare tutti le stesse regole, armonizzare le strutture mobili all’aperto e avere una città pulita.
Simonella: organizzazione e coordinamento di un cartellone annuale di eventi diffusi e capillari sul territorio, sostenendo così anche i tanti centri commerciali naturali che esistono in città.
Sparapani: serve il contatto con chi conosce maggiormente il commercio, per capire cosa manca e cosa serve. E un cartellone di eventi per dare respiro alle attività. Eventi da incentivare anche durante l’estate, uno potrebbe essere un festival per riproporre gli spensierati Anni Ottanta.