CAMERANO – È stata una serata con grande partecipazione di pubblico ieri sera, 17 settembre, per la presentazione dei candidati consiglieri della lista Camerano unita guidata dal candidato a sindaco Oriano Mercante.
«Il nostro logo rappresenta la sintesi dei valori sui quali si fonda la lista – ha detto Mercante -. Unione, cultura ed ecologia sono tre tra i concetti base che hanno ispirato i componenti di Camerano unita durante i lavori di preparazione e che coniugati assieme contribuiranno allo sviluppo del paese. L’inclusione è rappresentata da una stilizzata stretta di mano posta alla base del simbolo perché l’unione e la solidarietà devono essere i pilastri necessari di un progetto più ambizioso, ma senza il bisogno di essere osteggiati. La cultura viene riprodotta dalla semplificazione del teatro Maratti che sulla stretta di mano: questo edificio (in tutta la sua bellezza e tradizione) è nel cuore di tutti i cameranesi, ed è riconoscibile dalla rappresentazione della facciata principale e dalla Torre dell’orologio. Ultimo, ma non per importanza, l’ecologia. Questa viene espressa attraverso la scelta del colore, non solo un tradizionale verde ma un verde nuovo, con sfumatura blu del mare, i due colori che meglio rappresentano Camerano e l’ambiente in cui il nostro paese sorge, e che tengono conto dei bisogni degli agricoltori, dei cittadini e dell’ambiente, ma anche del turismo e del commercio».
Ognuno dei 12 ha dato il suo contributo a microfono
Le quattro donne in lista hanno detto perché si sono candidate. Barbara Mori ha detto: «Dopo cinque anni all’opposizione voglio contribuire a migliorare la situazione del nostro paese, col mio entusiasmo farò in modo di dar voce a chi chiede attenzione. Vorrei rendere finalmente Camerano un paese a misura di cittadino». Martina Pierani: «Vorrei collaborare attivamente per riqualificare le aree verdi del nostro paese con iniziative volte alla sensibilizzazione di tutti e destinate a migliorare la vivibilità e l’estetica di luoghi importanti per trascorrere momenti a contatto con la natura». Stefania Sabbatini: «Camerano è la mia casa, vederla appassire fa male al cuore, non si può restare fermi a criticare. Ho capito che è arrivato per me il momento di dare e fare qualcosa, mi sento pronta per mettermi in gioco in questa nuova avventura». Chiara Sordoni: «Vivo da sempre a Camerano e sono cameranese da generazioni. Camerano non è un paese perfetto, è vero, ma è casa. E della casa bisogna prendersi cura. Vorrei continuare a vivere Camerano, mettendo a disposizione dei cameranesi il mio tempo, la disponibilità all’ascolto e all’accoglienza e tutto ciò che il mio percorso professionale mi ha insegnato». Ecco gli uomini. Bruno Breccia: «Con Camerano unita ci sono le premesse per rendere più appetibile dal punto di vista turistico il nostro paese, migliorando la sinergia con il Parco del Conero e con azioni mirate a curare l’ambiente. Vorrei dare una mano nella digitalizzazione del Comune per migliorare l’efficienza del servizio». Francesco Carella: «Da sempre sono attivo nel mondo del sociale e in battaglie a difesa dell’ambiente e del paesaggio. Ho visto nel progetto politico di Camerano Unita uno spazio d’espressione per noi giovani, in grado di offrire una novità al Paese, che non avesse paura di dare un taglio netto al passato». Federico Lauretti: «Condivido i valori e i progetti proposti dal programma di Camerano unita, volti a migliorare l’intera comunità e a valorizzare al meglio il nostro paese nella sua interezza. Ecco perché vorrei contribuire a garantire un futuro attivo, sereno e sostenibile a disposizione di tutti». Larry Luchetti: «Camerano ha bisogno di aiuto e io mi metto in gioco». Giorgio Marincioni: «Voglio un turismo sostenibile, che sia utile alla comunità cameranese. La sostenibilità deve essere linea guida nel recupero del patrimonio dei cameranesi, come il teatro Maratti e la zona industriale ex Scandalli, per rimetterli al centro della società. Voglio dar voce, infine, e supporto ai progetti culturali creati dai cameranesi per Camerano». Federico Pini: «Vorrei continuare il mio operato per la comunità, rafforzando il potenziale del territorio e l’inclusività dei cameranesi». Marco Principi: «L’entusiasmo e la passione sono ancora vivi in me e mi spingono a continuare i progetti avviati, darmi da fare per la mia terra, a mettermi a disposizione dei cameranesi. Sono convinto che il bagaglio di esperienze accumulate in questi anni di Amministrazione possano essere un valore aggiunto». Roberto Roldi si candida perché: «Mi piace sempre terminare ciò che inizio con dedizione e passione. Il mio impegno politico, che va oltre l’ideologia, è scaturito dal l’interesse nel contribuire al miglioramento del mio paese. Vorrei continuare su questa strada, mettendo a disposizione tutta l’esperienza maturata e le mie capacità».