ANCONA- La sconfitta alle elezioni del 4 marzo brucia e per il Partito Democratico è tempo di riflessioni. Il Movimento 5 Stelle ha preso una roccaforte del Pd come Pesaro e il segretario regionale Francesco Comi è pronto a dimettersi.
«Nessuno di noi vuole archiviare questa sconfitta netta derubricandola a incidente di percorso. È del tutto evidente che serve una discussione seria nel Partito per comprendere le ragioni profonde di questa sconfitta e ricostruire una nuova proposta politica. Sono stati fatti troppi errori. Non possiamo più permettercene. Sono grato a tutti i volontari e soprattutto ai candidati per il loro generoso e prezioso contributo. Tutti hanno dato il massimo- afferma il segretario regionale del Pd Marche -. Il dato è politico ed è evidente soprattutto a Pesaro, la nostra roccaforte, dove il nostro miglior ministro, Marco Minniti, ha perso contro un “non candidato” espulso dal suo stesso partito alla vigilia del voto.
Da domani riunirò i segretari provinciali e consulterò il gruppo dirigente regionale. È mia intenzione, parallelamente al percorso indicato dal Segretario nazionale che con determinazione ha annunciato l’apertura di una fase nuova prevedendo anche le sue dimissioni, convocare Assemblea e Direzione regionale, dove mi presenterò dimissionario, per preparare al meglio la nuova fase, un nuovo segretario e rafforzare il governo regionale e il partito su tutto il territorio. Per quanto mi riguarda sono grato a tutto il partito per l’esperienza stupenda che mi ha onorato di fare in questi anni. È tempo di pensare tutti insieme alla nostra Regione superando divisioni e contraddizioni del recente passato».
Commenti anche da parte dei due parlamentari uscenti del Pd che non sono riusciti ad essere rieletti: gli anconetani Emanuele Lodolini e Piergiorgio Carrescia.
«Un ringraziamento di cuore a quanti mi hanno aiutato e sostenuto in questi anni. Il risultato delle urne è inequivocabile, abbiamo perso. Purtroppo abbiamo sfidato il vento, non persone in carne ed ossa. Ma questo vento soffiava molto, troppo forte- riferisce Emanuele Lodolini-. È stato un onore e un privilegio, per me, servire il nostro territorio da Parlamentare. Continuerò a servirlo anche da cittadino, perché questo è ciò che ciascuno di noi dovrebbe fare. Grazie ancora a tutti, peccato».
«Domenica si è votato, ero candidato, ho perso. È un risultato che è figlio di un trend nazionale molto negativo per il Pd. Nel mio Collegio siamo andati molto meglio (oltre il 26% a fronte di un 19% a livello nazionale) ma non è bastato visto che i competitor hanno viaggiato oltre il 30%. Mi spiace per i tanti elettori, i quasi 74.000 elettori, che mi hanno dato fiducia, per tutti coloro che mi hanno dato una mano in questa campagna elettorale e che ringrazio di cuore!- commenta Piergiorgio Carrescia-. Ho ricoperto l’incarico parlamentare cercando di onorarlo con dignità e passione, con impegno e con un forte legame con le persone del territorio. Un legame che conoscere, studiare, approfondire i problemi, cercare soluzioni è diventato sempre più intenso. Finita questa parentesi della mia vita tornerò al lavoro. Mi rammarica il fatto che si è ora aperta una notte buia per il nostro Paese in mano soprattutto a Salvini e Di Maio. Speriamo passi presto!».