ANCONA – Lavoro, imprese, salute e turismo, sono i temi al centro del programma di Movimento per le Marche che sostiene la candidatura dell’aspirante presidente regionale della coalizione di centrodestra Francesco Acquaroli. Oggi 5 agosto nella sede del Comitato elettorale ad Ancona, il movimenti politico costituito circa un mese fa, chiamando a raccolta gli esponenti del mondo civico, ha presentato i suoi candidati. Una lista completa per il 60% nell’attesa del termine fissato al 20 agosto.
Presenti il candidato governatore Francesco Acquaroli, la parlamentare marchigiana del gruppo misto alla Camera Rachele Silvestri, eletta nel Movimento 5 Stelle dal quale è fuoriuscita nel gennaio 2020 e oggi impegnata nel Movimento per le Marche, e Masha Parisciani coordinatrice del Movimento per le Marche.
Un progetto politico, quello del Movimento per le Marche, che «nasce dalle battaglie sul territorio che sono state fatte dai vari comitati, a partire dalla sanità e dal terremoto, – ha spiegato Rachele Silvestri -, cittadini che in questi anni si sono messi a disposizione per portare alla luce le difficoltà che si respirano sul territorio. Abbiamo incanalato tutto questo dramma e abbiamo portato avanti un progetto politico fatto da professionisti e persone che si sono volute mettere a disposizione per cambiare la regione».
La ex pentastellata ha dichiarato «non rinnego assolutamente quello che è stato il mio percorso», e ha evidenziato che il suo lavoro sul territorio è sempre andato avanti, un impegno che ora intende proseguire con il Movimento per le Marche. Infine ha rimarcato che il candidato Acquaroli «ama il territorio marchigiano, l’ho visto dai suoi interventi alla Camera». Masha Parisciani ha ricordato i punti programmatici, fra i quali spiccano sanità, ricostruzione, ambiente ed economia. «Siamo riusciti a creare un unico progetto bellissimo che ci porterà lontano – ha detto – . Questo movimento sarà importante anche dopo le elezioni. Noi mettiamo in campo le competenze migliori al servizio di Francesco Acquaroli, un candidato che raccoglie veramente le istanze dei cittadini». «Questa è l’occasione migliore per portare un valore aggiunto al territorio» ha concluso.
Di sanità hanno parlato due medici impegnati nel Movimento, Pierpaolo Morosini e Giorgio De Vecchi, candidato in lista come consigliere regionale. «Bisogna potenziare la medicina del territorio – ha detto Morosini – . Gli ospedali sono troppo concentrati sulla costa e c’è bisogno di migliorare la tecnologia». Secondo De Vecchis è necessaria una rivoluzione nella sanità dal momento che «i risultati sono disastrosi e dopo 27 anni di gestione della stessa parte politica e la meritocrazia scompare».
«Le burocrazie sono in mano a chi ha sostenuto i passati presidenti – prosegue – . Nell’ultimo piano socio-sanitario non c’è una singola analisi sull’offerta ospedaliera su cui basare la programmazione futura. Ai marchigiani dico: siamo in una dittatura sanitaria. L’unico argomento che gli altri sono capaci di tirare fuori è la cena di Acquasanta, ma la garbatezza di Acquaroli non necessita nessun’altra dichiarazione. Dopo 27 anni c’è solo una soluzione: cambiare radicalmente».
«La politica – ha detto Acquaroli – deve essere spirito di servizio. Bisogna mettere al centro imprese, famiglie e servizi e ho trovato tutto questo nel Movimento per le Marche. Condivido questa esperienza alla Camera con Rachele Silvestri che ha fatto una scelta importante a servizio di questo progetto. Dobbiamo iniziare a pensare cosa fare per rimettere le cose a posto, la soluzione passa anche per i nostri comportamenti. La Regione non ha mai detto quali erano le scelte da compiere sulla ricostruzione. Possiamo dare una discontinuità che ci porti ad essere protagonisti anche nella quotidianità».
Nel corso della presentazioni è intervenuta anche la candidata più giovane in lista: Benedetta Abbadini (22 anni) in lizza nel collegio di Macerata. La giovane ha invocato un ricambio generazionale nelle imprese e un progetto mirato allo sviluppo della Regione. «Noi giovani – conclude – abbiamo il dovere di cambiare e creare il nostro futuro».
Toccante l’intervento di Ludvina Cinti, terremotata e sfollata dalla sua cittadina Pieve Torina. Il sisma, come ha raccontato fra le lacrime, non le ha portato via solo la casa, ma anche il lavoro e l’impresa di suo padre. Una esperienza traumatica che ha convogliato impegnandosi in prima linea nel Comitato “La terra trema noi no” che continua a portare avanti, facendosi portavoce delle istanze delle popolazioni colpite dal sisma, oggi anche come candidata. Un sisma che come ha ricordato «ha spazzato via i sacrifici di una vita». «Abbiamo capito fin da subito che non c’era la volontà di ricostruire» ha detto, spiegando: «ho canalizzato la rabbia in qualcosa di costruttivo», riferendosi all’impegno politico. «Il 24 agosto saranno 4 anni dal sisma: tutto è fermo, dovremmo vedere gru che indicano la ripartenza» spiega, una ricostruzione che agirebbe da «volano per il territorio», creando occupazione e consentendo alle popolazioni di tornare ai vivere in quei territori dove hanno trascorso la loro esistenza.
I candidati
Nel collegio di Ancona ci sono Gabriele Galeazzi (avvocato), Fabiana Ippolito, Tiziana Chiarotti, Antonio Tirini. In provincia di Macerata: Pietro Siciliano, Giancarlo Giulianelli, Giovanni Chiucchi, Romina Leonbruni, Benedetta Abbadini e Ludvina Cinti (Comitato “La terra trema noi no”). Nel collegio di Fermo, Michela Polimanti e Maurizio Piergallini, nel collegio di Pesaro Urbino, Anna Maria Marinai (preside), Mauro Ruggeri (avvocato) e Bruno Barbieri mentre nell’Ascolano ci sono Giorgio De Vecchis (commercialista), Raniero Pipponzi (dentista, primario in pensione) e Oriana Tirabassi (chef internazionale).