ANCONA – «Dare una mano nella lista del presidente o nelle liste collegate, se il programma è decoroso e se non ci sono i 5 Stelle». Non usa giri di parole l’ex ministro e attuale leader nazionale di Azione, Carlo Calenda, il 28 luglio ad Ancona per presentare il suo libro I mostri e come sconfiggerli, al Parco Belvedere di Posatora.
In platea, all’incontro molto partecipato, c’erano anche la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli e l’imprenditore recanatese Adolfo Guzzini.
Calenda, parlando del quadro delle alleanze in vista delle regionali marchigiane, ha evidenziato che «Azione ha deciso di non usare il proprio simbolo», avrebbe fatto un’eccezione solo se si fosse candidata la Mancinelli, puntualizza, ma è comunque possibilista sull’ipotesi di un sostegno al candidato presidente Maurizio Mangialardi.
Insomma la via tracciata è quella di una candidatura degli esponenti del partito nelle Marche in una lista del presidente o in una civica collega.
I se però sono molti, perché oltre a non essere contemplati i 5 Stelle, il faro è puntato anche sul programma che deve essere «decoroso». In ogni caso il movimento politico ha «un gruppo forte con persone di qualità come Tommaso Fagioli e tanti altri». «Abbiamo un contributo da dare, ma vogliamo essere certi che non si disperda in qualcosa che non ha nulla di innovativo».
Per le Marche fra le priorità ha annoverato la sanità di prossimità, ma soprattutto le infrastrutture delle quali la regione è carente specie «rispetto alla sua base industriale». Il consigliere comunale di Ancona Tommaso Fagioli ha spiegato che l’obiettivo è quello di far crescere il movimento nelle Marche.