Ancona-Osimo

Esclusione candidatura Gambacorta (M5S) per un post su Facebook: «Non mi sono mai fatta pubblicità»

La consigliera comunale amareggiata sta valutando se riconoscersi ancora nel Movimento: «Aprire ad un consigliere comunale la possibilità di autocandidarsi e poi escluderlo perché continua a fare il suo lavoro al suo posto rimane per me una cosa discordante. Le regole vanno rispettate, ma se sono sbagliate debbono essere cambiate»

Maria Auslia Gambacorta (M5S)
Maria Auslia Gambacorta (M5S)

ANCONA- La segnalazione costata l’esclusione di Maria Ausilia Gambacorta dall’elenco ufficiale dei candidati alle parlamentarie del Movimento 5 Stelle, potrebbe essere dovuta ad un post pubblicato dalla consigliera comunale su Facebook riguardante la Tari. Non si sa da chi è partita la segnalazione e non si sanno ancora le motivazioni che non le hanno permesso di essere tra i candidati al Senato. Tra le ipotesi però, spunta un post con cui si sarebbe fatta pubblicità per lo sportello gratuito attivato dal M5S di Ancona per aiutare i cittadini nel calcolare i rimborsi della Tari. La Gambacorta smentisce e fa chiarezza sulla vicenda con un lungo post su Facebook.

«Si è parlato di esposizione mediatica pubblicità endorsment: nulla di tutto questo! Ho avviato il punto Tari per i cittadini ed ho messo a disposizione degli altri attivisti la mia competenza, senza di me non avrebbero potuto aprire questo sportello. Lo rifarei poiché ritengo che il lavoro svolto nel territorio e per la mia città sia prioritario e più importante e non andando a quell’appuntamento avrei fatto mancare agli altri gli strumenti. Ho fatto un post nella mia pagina il 4 gennaio 2018 in cui invitavo i giovani a votare per cambiare il vecchio modo di fare politica aggiungendo una foto in cui ero con la mia collega Daniela Diomedi. L’ho condiviso nella pagina ufficiale incautamente e lì è rimasta per pochissime ore. Non promuovevo me stessa. Sono stata segnalata da qualcuno che ha ritenuto che volessi farmi pubblicità. Non era questo il mio intento. Ad oggi non ho ricevuto da nessuno le motivazioni della mia esclusione, ma le voci raccolte sono queste».

La Gambacorta spiega anche per quale motivo aveva scelto di candidarsi per il Senato. «Quando il 30 dicembre 2017 è stato cambiato il regolamento del Movimento e ho appreso che i consiglieri uscenti avevano la possibilità di candidarsi per le politiche mi sono semplicemente detta: “bene è una ottima opportunità per il mio comune che a breve andrà alle amministrative”. Ho dato la mia adesione poiché ritenevo che, seppur poi nessuno mi avrebbe votato, questa mia candidatura avrebbe avuto comunque un risvolto mediatico importante aggiungendo valore al candidato sindaco del Movimento 5 Stelle con cui collaboro strettamente ed a cui va tutto il mio appoggio. Sono stata mossa solo da questa passione, la stessa passione che metto in tutto ciò che faccio fino in fondo… Mannaggia a me! Sia chiaro che non cerco e non mi interessano le poltrone, rimane l’amarezza di non essere riuscita nel mio intendimento che era quello di rafforzare sinergicamente con Daniela Diomedi, l’immagine del Movimento in Ancona».

La consigliera comunale amareggiata sta valutando se riconoscersi ancora nel M5S. «Aprire ad un consigliere comunale la possibilità di autocandidarsi e poi escluderlo perché continua a fare il suo lavoro al suo posto rimane per me una cosa discordante. Le regole vanno rispettate, ma se sono sbagliate debbono essere cambiate. Un esponente politico ha naturalmente una esposizione maggiore. Non avevo coscienza di essere così apprezzata nella mia città e fuori, per il lavoro che svolgo ne sono lusingata e ringrazio tutti coloro che in questi giorni me lo hanno dimostrato. A loro va il mio abbraccio virtuale ed il mio grazie pentestellati e non».