ANCONA – Sette persone assistite dopo un principio di annegamento, 1784 ore di presenza in spiaggia dalla metà di giugno fino all’8 settembre con 281 pazienti che, per un motivo o per l’altro, si sono rivolti al personale della Croce Gialla di Ancona.
Sono questi i numeri più importanti forniti in un report dalla Croce Gialla di Ancona per un servizio richiesto dal Comune di Ancona sia alla spiaggia del Passetto che a quella di Palombina.
La postazione sanitaria a Palombina ha garantito l’assistenza sanitaria dal confine tra il comune di Ancona con quello di Falconara fino alla spiaggia libera di Torrette. Il personale aveva una base fissa nei pressi della concessione balneare numero 23 e ha utilizzato un quad per gli spostamenti in spiaggia.
A Palombina sono stati effettuati 86 giorni di assistenza sanitaria con la postazione che era divenuta un vero e proprio punto di riferimento per i bagnanti. La maggior parte degli interventi ha visto il personale impegnato in medicazioni, rilievo dei parametri vitali per un totale di 1376 ore di assistenza.
In totale 122 persone hanno richiesto l’intervento dei militi della Croce Gialla, per 5 di loro è stato necessario il ricovero in ospedale; si è provveduto anche ad assistere due pazienti dopo un principio di annegamento.
La postazione alla spiaggia del Passetto invece è stata ricavata in un locale nei pressi dello stabilimento balneare, in modalità diverse in fatto di orari rispetto a Palombina, garantendo un’assistenza sanitaria per un totale di 408 ore.
La postazione ha registrato l’accesso di 159 pazienti, 12 sono stati poi ricoverati in ospedale, ben 5 quelli che hanno rischiato l’annegamento.
A commentare questo report il presidente della Croce Gialla di Ancona Alberto Caporalini: «Questo è un servizio richiesto dal Comune di Ancona, i numeri che abbiamo ricavato sono importanti per sottolineare quanto sia stata determinante la nostra presenza sia a Palombina che alla spiaggia del Passetto. Le nostre postazioni, con la collaborazione della centrale operativa del 118 e delle varie automediche, in molti casi hanno operato una sorta di filtraggio agli accessi in ospedale grazie all’intervento proprio del personale medico direttamente in spiaggia, anche se in alcuni casi i ricoveri non sono mancati. Abbiamo fornito un servizio eccellente ma soprattutto le nostre postazioni nel periodo estivo erano divenute dei veri e propri punti di riferimento per la cittadinanza».