Ancona-Osimo

Eutanasia: nuova diffida all’Asur da parte di Mario, tetraplegico marchigiano: «L’Azienda continua a procrastinare»

Mario, il 43enne tetraplegico, è tornato a diffidare Asur per i ritardi dopo le verifiche dell'equipe sanitaria sulle sue condizioni per l'eutanasia

L’associazione Luca Coscioni

ANCONA – Dopo aver denunciato l’Asur Marche per la mancata verifica delle sue condizioni per accertare il diritto al suicidio assistito in Italia e aver inviato una lettera di messa in mora e di diffida ai ministri Roberto Speranza e Marta Cartabia, Mario, il 43enne autotrasportatore, malato tetraplegico immobilizzato dal 2020 a seguito di un grave incidente stradale, ha diffidato nuovamente Asur Marche. A diffondere la notizia è l’associazione Luca Coscioni. Quello di Mario è il primo caso in Italia.

La prima diffida nei confronti di Asur Marche per omissione di atti di ufficio, Mario l’aveva presentata il 12 luglio 2021 perché «nonostante l’ordinanza del tribunale di Ancona», questa non aveva ancora verificato le sue condizioni cliniche, senza fornire qualsiasi comunicazione che giustificasse il ritardo. Successivamente, a fine agosto, aveva diffidato i ministri Speranza e Cartabia, portandone a conoscenza il premier Draghi, per chiedete al governo di attivare tutti i poteri di cui è titolare per attuare il suo diritto a poter accedere legalmente al suicidio assistito, già sancito dalla sentenza della corte costituzionale numero 242/2019.

Dopo le azioni legali intraprese dal 43enne, grazie al supporto dell’Associazione Luca Coscioni, e del suo collegio difensore (costituito da Filomena Gallo, Massimo Clara, Angioletto Calandrini, Cinzia Ammirati, Francesca Re, Rocco Berardo, Giordano Gagliardini e Segretario dell’Associazione Luca Coscioni), il 1 settembre Mario è stato contattato dall’Asur per concordare un calendario di appuntamenti per la verifica delle sue condizioni, che prevedevano, nell’arco del mese di settembre, colloquio con psicologi, medici palliativisti e neruologo così da espletare gli accertamenti propedeutici richiesti dal Comitato Etico Regione Marche (CERM) per emettere il suo parere.

«Scrupolosamente effettuati tutti gli accertamenti ad opera dell’Equipe interdisciplinare – si legge nella nota stampa dell’associazione -, in data 14 ottobre 2021 Mario veniva notificato dell’avvenuto invio della relazione collegiale redatta dall’Equipe interdisciplinare dell’Area Vasta 2 competente al CERM».

«Ad un mese di distanza dall’invio della relazione – scrive il collegio difensore – Mario è ancora in attesa di conoscere l’esito della procedura,  e di ricevere il relativo parere ad opera del comitato etico che fa così ulteriormente dilatare i tempi per una procedura che, in virtù della richiesta stessa e delle condizioni di sofferenza dichiarate dal paziente, dovrebbe avere caratteristiche di urgenza. Alla luce di tali rallentamenti e della drammaticità delle condizioni in cui versa, in data 9 novembre 2021, per  Mario abbiamo presentato un’ulteriore diffida all’ASUR Marche chiedendo di provvedere urgentemente alla comunicazione degli esiti della procedura, in adempimento all’ordine del Tribunale di Ancona».

L’Asur Marche, in risposta alla nuova diffida «ha comunicato al collegio difensivo di Mario che l’Azienda sanitaria è ancora in attesa del parere del CERM e dunque che questo sarà depositato non appena trasmesso. L’Azienda sanitaria unica regionale dunque, con questa risposta interlocutoria, continua a procrastinare, senza alcuna indicazione temporale precisa, una procedura urgente la cui richiesta iniziale risale – lo ricordiamo – ad agosto del 2020».