Ancona-Osimo

Operazione delle Fiamme Gialle “Mondovelato”: sequestrati beni per 2 milioni di euro a imprenditore

Nel mirino della Guardia di Finanza di Ancona un 59enne fermano. Confiscati diciotto immobili nelle province di Fermo e Macerata. È ritenuto un "evasore fiscale socialmente pericoloso"

ANCONA- Due milioni di euro di beni sequestrati dal G.I.C.O (Gruppi investigazione sulla criminalità organizzata) della Guardia di Finanza di Ancona, tra cui diciotto immobili nelle province di Fermo e Macerata e liquidità, riconducibili ad un imprenditore fermano A. S., di 59 anni, ritenuto un “evasore fiscale socialmente pericoloso”.

Conosciuto per esser stato negli anni ’90 il patron del team Andrea Moda Formula 1, ora l’uomo è residente a Basilea, in Svizzera; è iscritto all’Aire (Anagrafe italiana residenti all’estero) ma domiciliato a Civitanova Marche.

I dettagli dell’operazione “Mondovelato” condotta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Ancona sono stati resi noti nel corso della conferenza stampa alla presenza del Procuratore capo della Repubblica di Ancona, dott.ssa Monica Garulli; il Gen. B. Claudio Bologense; Col. t.ST Guglielmo Sanicola e il Ten. Col. Pierfrancesco Bertini.

La misura di prevenzione, su richiesta della Procura della Repubblica di Ancona, è stata emessa dal Tribunale nei giorni scorsi. Un’attività investigativa complessa che ha permesso alle Fiamme Gialle, con la sproporzione tra redditi dichiarati e tenore di vita, di ricostruire gli asset patrimoniali e finanziari dell’imprenditore già gravato da condanne per bancarotta e reati tributari.

Secondo quanto ricostruito, l’imprenditore in 20 anni, dal 1992 al 2013, avrebbe evaso al Fisco decine di milioni di euro e ripiegato i proventi gestendo 31 società (produzione di accessori per calzature, night club, ristorazione, vendita di immobili) tramite 9 prestanome e amministratori di facciata. Poi, volutamente, portava le aziende al fallimento non prima però di essersi “intascato” il denaro.

Insomma, sempre con lo stesso modus operandi, era riuscito a costruirsi un patrimonio illecito reinvestendo i profitti derivanti da evasione fiscale. Dalla copiosa documentazione raccolta dai militari del G.I.C.O., tra cui i contratti di compravendita, è emerso come i beni siano stati oggetto di plurime cessioni e trasferimenti operati nel corso del tempo tra le 31 società riconducibili tutte all’uomo.

Nel dettaglio, è stato disposto il sequestro di 18 cespiti immobiliari del valore stimato di oltre 1.900.000,00 euro: un capannone industriale a Morrovalle (Mc) di 1.000 mq, oggetto di 5 passaggi di proprietà tra società tra il 1996 e il 2013; una porzione di fabbricato industriale a Fermo di 700 mq interessato da 7 passaggi di proprietà tra il 1996 e il 2015; un appartamento di lusso di 130 mq con garage e terrazzo a Civitanova Marche (Mc) oggetto di 6 passaggi di proprietà; nonché 5 garage, 4 aree urbane e 4 terreni agricoli ubicati a Civitanova Marche. Inoltre sono stati sequestrati circa 30mila euro, liquidità risultante dai rapporti di conto corrente e dei titoli di credito intestati allo stesso imprenditore.

Per lui ora l’udienza è fissata a marzo 2020.