Ancona-Osimo

Ex caserma Saracini, pozzo contaminato nelle vicinanze

L'Arpa Marche ha trasmesso gli esiti delle analisi eseguite nell'acqua: idrocarburi totali e tetracloroetilene superano le concentrazioni soglia di contaminazione stabiliti dalla legge

Il pozzo privato e la falda contaminata dell'ex caserma Saracini (Foto: www.comitati-cittadini.org)

FALCONARA- Acqua del pozzo privato ubicato a monte della ex caserma Saracini inquinato da Idrocarburi totali e da Tetracloroetilene. L’Arpa Marche ha trasmesso gli esiti delle analisi eseguite nell’acqua del pozzo in questione. «Gli Idrocarburi totali e Tetracloroetilene superano le concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) stabiliti dal D.Lgs 152/2006  e il Comune di Falconara Marittima, lo scorso 11 agosto, ha emesso l’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua del pozzo– riferiscono le liste civiche Falconara Bene in Comune e Cittadini in Comune-. Ricordiamo che il Tetracloroetilene è un solvente organico clorurato che lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato come probabile cancerogeno per l’uomo (gruppo 2A). L’ASUR che cosa dice? Non si sa!».

La Consigliera comunale di FBC/CiC, Lara Polita, ha chiesto al Comune la relazione inviata dall’ARPAM e la convocazione urgente della Commissione Ambiente: «affinché sia fatta chiarezza sulle due criticità e sugli eventuali rischi che riguardano i cittadini dopo che l’acqua di falda di due pozzi privati a Fiumesino e Villanova sono stati contaminati da sostanze pericolose». Inoltre, denuncia «l’inadeguatezza di Comune, Provincia e Regione che si sono interessate alla migrazione dei contaminanti verso le residenze dei cittadini solo dopo che l’Ondaverde Onlus ha fatto le analisi in proprio e purtroppo risultate confermate».

FBC/CiC attaccano l’amministrazione Brandoni. «Sulla situazione l’Amministrazione comunale sembra approssimativa e disattenta, come ha dimostrato più volte per problematiche sanitarie e ambientali. Approssimazione di fronte ad un puzzle di contaminazione sempre più complicato. Per esempio, dal dicembre 2015 il Comune era a conoscenza della contaminazione da Idrocarburi e Metalli dell’acqua di falda della ex caserma, ma non ha mai verificato se quella contaminazione fosse migrata all’esterno verso obiettivi residenziali- spiegano-. Inoltre, dalle analisi fatte eseguire risulta che l’amministrazione non ha fatto cercare se nell’acqua di falda della ex caserma vi fosse anche Tetracloroetilene. Oggi, 2017, risulta che le indagini su terreno e acqua di falda della ex caserma sono in mano a Italferr – Gruppo Ferrovie dello Stato che opera per conto di RFI ma – secondo quanto risposto all’interrogazione di FBC/CiC il 5 aprile 2017 – non si sa nulla dei risultati delle indagini e, soprattutto, non si sa se è stato cercato anche il Tetracloroetilene nelle acque di falda».

 

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