ANCONA – A tre anni dall’inizio della lotta di “Portonovo per Tutti” per il recupero e l’utilizzo a fini socio-culturali degli ex-Mutilatini, è stato sciolto il vincolo d’uso con l’ex proprietà. Da contratto, l’immobile poteva essere utilizzato dall’associazione Mutilatini e invalidi di guerra durante l’estate (luglio e agosto) per altri 13 anni. Il vincolo ora è stato eliminato e il Comune ha liquidato l’associazione con una cifra pari a circa 90mila euro.
«È un passo importante – dichiara Vitaliano D’Addato, portavoce Portonovo per Tutti – perché si trattava di un vincolo ostativo che avrebbe dato problemi per l’accesso ai fondi europei per il restyling. Siamo soddisfatti per i tanti movimenti di progettazione partecipata e i passi in avanti, ma siamo anche preoccupati per i tempi lunghi della burocrazia e anche eventi tragici come il terremoto rischiano di ritardare l’azione di recupero della struttura che si trova in uno stato di vergognoso e pericoloso abbandono. È stridente il contrasto tra la progettualità condivisa da tanti cittadini e professionisti e le difficoltà di realizzazione delle idee».
Il progetto prevede la realizzazione di una foresteria-ostello da 50 posti letto, aree didattiche per gruppi di lavoro, una sala polifunzionale da 70 posti con wi-fi e maxi schermo, sala pasti e un’area nel cortile esterno attrezzata per convegni. In questi tre anni la Giunta ha cancellato l’ex colonia estiva di Portonovo dalla lista dei beni alienabili e l’ha inserita in quella dei beni da valorizzare ed è stato approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Inoltre è stato approvato il protocollo d’intesa da Comune, Parco del Conero e Università Politecnica delle Marche per accedere ai finanziamenti europei. L’ex colonia è però ancora in attesa di due bandi: quello comunale per affidare la gestione dell’edificio per 20 anni e quello regionale per l’assegnazione dei fondi strutturali 2014/2020. Nel frattempo Portonovo per Tutti denuncia il «progressivo degrado della struttura, dove sono stati abbandonati materassi, brandine, bottiglie e ogni sorta di rifiuto, con grande pericolo per l’ambiente e pesante deterioramento dell’immagine turistica di Portonovo».
Testimonial d’eccezione l’attrice anconetana Lucia Mascino che non ha nessun dubbio «a sostenere la bontà e la necessità del progetto. Ancona è una città dove le idee non sono mai mancate ma i tempi di realizzazione sono troppo lunghi: cosa aspettiamo ancora?». La Mascino ha registrato anche un filmato in cui chiede quanto tempo ancora deve passare affinché un bene di incredibile valore e potenzialità come gli ex Mutilatini venga recuperato e usato per fini socio-culturali.