Ancona-Osimo

Fa causa al Comune per una caduta, bambino risarcito dopo otto anni

I genitori hanno avviato una causa vinta in appello. Il figlio, che all'epoca aveva dieci anni e oggi è maggiorenne, era inciampato all'interno del cortile della Circoscrizione di Collemarino e si era fratturato un braccio. Ora riceverà 10mila euro

Il tribunale di Ancona

ANCONA – Bambino cade per un pozzetto lasciato aperto, si frattura il braccio e la famiglia fa causa al Comune. Dopo otto anni verrà risarcito con 10mila euro. Il lungo tempo è stato determinato da un mancato accordo tra le parti che ha visto i genitori del minore, che all’epoca aveva 10 anni, avviare una causa civile persa in primo grado ma vinta recentemente in appello.
La caduta risale al 2009, nel giardinetto della Circoscrizione, a Collemarino. Il bambino usciva da una festa di compleanno di un amichetto che aveva affittato la sala nei locali della Circoscrizione. Correndo in un fazzoletto di prato era inciampato perché il pozzetto di uno scarico fognario era rimasto aperto, con la griglia spostata, che ha fatto da ostacolo al piede del minore caduto poi a terra. Il bambino si era fratturato un braccio. La famiglia aveva chiesto i danni al Comune interessando il proprio avvocato, il legale Manuel Piras. Inizialmente l’ente era sembrato d’accordo con un risarcimento irrisorio concordato con l’avvocato ma poi ha affidato tutto ad una società di consulenza di Genova che, vista la documentazione presentata dal legale della famiglia, aveva deciso di non risarcire nulla. E’ partita la causa civile, avviata dai genitori del bambino. Nella sentenza di primo grado, pronunciata nel 2013, il giudice aveva dato torto ai familiari, che avevano chiesto 15mila euro di danni, che hanno ricorso in appello. In secondo grado la causa è stata vinta e il giudice ha condannato il Comune ad un risarcimento danni di 10mila euro, da pagare entro quattro mesi dalla pronuncia della sentenza, più le spese legali affrontate dai familiari del bambino che ora è diventato maggiorenne.