Nell’universo della Vela anconetana brillano tante stelle. Allo stato attuale le principali eccellenze che il capoluogo dorico può vantare sembrano provenire tutte dalle onde, e tutte dalla medesima fucina. Dopo aver conosciuto la campionessa Giorgia Speciale, e l’astro nascente Paolo Freddi, è il momento di andare alla scoperta di un altro baluardo della scuola anconetana. Stiamo parlando di Francesco Falcetelli, classe 1991, uno dei elementi più completi velisticamente parlando di tutto il panorama nazionale.
Francesco, dovendo ripercorrere l’ultimo anno, quali sono stati i tuoi successi più importanti?
«Non mi piace guardarmi dietro, guardo avanti. Siamo appena all’inizio e punto forte sull’evento di Riva del Garda».
Nella tua disciplina quanto sono importanti l’allenamento e la concentrazione in gara?
«Come in tutti gli sport l’allenamento è forse la parte più importante, la vela in particolare richiede molta concentrazione perché è uno sport molto complesso sia dal punto di vista tecnico, fisico e tattico, il meteo ha un ruolo chiave come i materiali».
Quali sono ad oggi le principali difficoltà legate alla vela?
«Questa disciplina richiede un grande sviluppo tecnico sui materiali, tantissimo allenamento e una struttura in grado di supportare un’attività di alto livello. Questi tre requisiti sono fondamentali».
Come riesci a combaciare lo sport con il resto della tua vita?
«La vela fa parte della mia vita fin da quando ero bambino. Conciliare la vela con l’università ma facendo i sacrifici sono riuscito a portare avanti entrambe le attività».
Che programmi hai per il futuro?
«Divertirmi ad alto livello alzando l’asticella di giorno in giorno fino alla fine del quadriennio olimpico».
Ci sono dei ringraziamenti che ti senti di fare?
«Ringrazio il circolo Yacht Club Riviera del Conero e la X zona che supporta la nostra attività, l’Olimpic Sails per le vele che ci fornisce».