Ancona-Osimo

Falconara, approvato il nuovo piano di protezione civile

È la prima volta che Falconara si dota di uno studio tanto complesso. Il sindaco Signorini: «Presto giornate informative e simulazioni». L’assessore Rossi: «Scarsa responsabilità da parte della minoranza»

FALCONARA MARITTIMA – È stato approvato dal consiglio comunale il nuovo piano di protezione civile. È la prima volta che Falconara si dota di un piano tanto complesso che contempla 11 rischi: sismico, incendi boschivi, idrogeologico (esondazioni, frane, inondazioni), meteorologico, da deficit idrico, inquinamento costiero, sorgenti orfane, inquinamenti marini da idrocarburi, aeroportuale, industriale e da impianti, da trasporto sostanze pericolose.

La sede del coc (il centro operativo comunale) è stata individuata nella palestra della scuola elementare Mercantini in via Tito Speri: la struttura operativa entra in funzione in caso di emergenza per dirigere e coordinare tutte le operazioni di protezione civile ed è lo strumento di cui si avvale il sindaco per concretizzare il suo ruolo di autorità comunale di protezione civile.

Sono individuate 16 aree di attesa per la popolazione: l’area di via Friuli, il parco Aldo Moro, lo stadio Neri in via Liguria, il parco Unicef, l’area di via Baluffi (Falconara Alta), via VIII Marzo, piazza Europa, piazza Garibaldi, piazza Catalani, stadio Roccheggiani, area di via Santa Maria (Castelferretti), parchetto di via Flaminia (Villanova), parco di via Fiumesino, campetto di via Scirocco (Rocca Priora), parco di via Clementina, parco di via Quasimodo.

Sono invece 11 le aree e strutture di emergenza: lo stadio Roccheggiani (15.810 metri quadri), lo stadio Neri (5.208 metri quadri), il parcheggio di via Terzi (2.700 metri quadri), le due palestre dell’istituto superiore Cambi-Serrani, entrambe con accesso da via Santorre di Santa Rosa, la scuola Aldo Moro, il Palasport Badiali, il Pala Liuti di Castelferretti, l’area di via Sebastianelli (9.800 metri quadri), lo stadio Fioretti e il parcheggio di via Stazione a Castelferretti, che funzioneranno da luoghi di ammassamento di personale e mezzi.

Clemente Rossi

Il documento, discusso nella seduta di mercoledì 18 dicembre, è stato approvato all’unanimità, ma con i voti dei soli consiglieri di maggioranza: gli esponenti dell’opposizione sono usciti dall’aula, dopo aver preso parte alla discussione. «I rappresentanti di minoranza – commenta l’assessore all’urbanistica Clemente Rossi – hanno preferito non esporsi a viso aperto e hanno abbandonato l’aula al momento della votazione, dopo aver esposto le loro osservazioni, peraltro marginali dato il complesso iter entro cui si è sviluppata la redazione del documento, e alcune critiche peraltro legittime. Il non prendere parte al voto è sintomo evidente di scarsa responsabilità e di mancato rispetto verso le istituzioni e tutti quegli enti e soggetti che hanno soccorso alla definizione del piano stesso. Voglio ricordare che il piano di Falconara è stato riconosciuto tra i più completi in ambito regionale, sia per i rischi potenziali che prende in considerazione, sia per i successivi sviluppi e modifiche che potrà avere una volta testato nelle simulazioni e nelle modalità di informazione alla popolazione e di formazione del personale addetto. Ci attende un lungo e impegnativo periodo di lavoro».

Stefania Signorini, sindaco di Falconara Marittima

Il dibattito politico è seguito a quello prettamente tecnico e all’introduzione del sindaco, che ha sottolineato come il Piano di protezione civile di Falconara sia «frutto di un lavoro molto complesso e di un confronto con i cittadini, che hanno potuto presentare osservazioni attraverso il sito internet del comune e durante tre assemblee pubbliche organizzate tra fine giugno e inizio luglio in centro, a Castelferretti e a Palombina Vecchia». Il primo cittadino intende organizzare nuove iniziative pubbliche per diffondere il piano e sensibilizzare la cittadinanza, anche con incontri nelle scuole, prove di evacuazione e giornate informative. «Chiamare una comunità a discutere e dare il proprio contributo alla pianificazione di protezione civile – ha affermato il sindaco Stefania Signorini in aula – significa sostanzialmente ampliare la cultura della resilienza e dell’auto protezione tra la cittadinanza: un passo in avanti per far uscire il piano di emergenza dai cassetti dell’ente comunale e farlo diventare uno strumento vissuto e conosciuto dalla popolazione».

David Piccinini, direttore della Protezione civile regionale
David Piccinini, responsabile della protezione civile regionale

A illustrare il piano è stata l’ingegner Dora De Mutiis, coordinatrice del team multidisciplinare che ha redatto il piano. È intervenuto poi il dottor David Piccinini, dirigente della protezione civile delle Marche. «Il Piano comunale di Falconara – ha detto il dottor Piccinini – ha raggiunto un buon punto di arrivo. Alcune questioni non trovano ancora una soluzione definitiva in quanto la recente normativa di riferimento ha introdotto altri scenari di rischio al momento non pienamente analizzati». Scenari che devono essere ancora studiati e approfonditi anche a livello sovraordinato. Piccinini ha sottolineato l’importanza di dotarsi subito del Piano di protezione civile comunale, un documento che codifica le azioni da intraprendere in caso di emergenza, specie per il Comune di Falconara, sul cui territorio insistono forti fonti di rischio.