Ancona-Osimo

A Falconara in arrivo una famiglia afghana, sarà ospitata in un alloggio indipendente

L'accoglienza sarà possibile grazie al progetto Sai, ex Sprar. Le tre persone sono attese in città nei prossimi giorni

FALCONARA – La città accoglierà a giorni una famiglia dell’Afghanistan, in fuga dal ritorno dei talebani: sarà ospitata grazie al progetto Sai (ex Sprar) dell’azienda di servizi alla persona dell’Ambito 9, cui Falconara aderisce insieme all’Ambito territoriale sociale 12. Arriveranno tre persone, che potranno godere di un alloggio indipendente, quale base solida per costruire un futuro diverso.

Il team dell’accoglienza dei profughi, non solo afghani, è stato affrontato anche ieri in Consiglio comunale. La maggioranza ha riferito, grazie all’intervento del consigliere di Uniti per Falconara Stefania Marini, che «da anni il Comune è impegnato nell’accoglienza di persone rifugiate e richiedenti asilo, nell’ambito del progetto Sai cui l’amministrazione aveva aderito nel corso della precedente legislatura, con l’allora assessore ai Servizi sociali Giorgia Fiorentini».

Secondo i dati trasmessi dal Comune, «Falconara dispone di 88 posti per richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale: si tratta di soluzioni abitative autonome, così da realizzare un’accoglienza diffusa sul territorio. Attualmente le persone accolte sono 62 con una capacità residua di 26 beneficiari che, se inviati dal Servizio Centrale, troverebbero ospitalità negli alloggi dedicati». Inoltre, durante la seduta dell’assise civica, è stata approvata una mozione del consigliere di maggioranza Mario Zizzamia (Falconara in Movimento) che impegna la Giunta ad esporre una bandiera dell’Afghanistan in segno di solidarietà alle donne, al popolo afgano e alle vittime del conflitto. Respinta quella del Pd, che secondo l’amministrazione «impegnava il sindaco e la Giunta a mettere a disposizione le proprie risorse per accogliere i profughi e i ‘collaboratori’ afgani: un’accoglienza che è già in atto».