FALCONARA MARITTIMA – Anziani costretti a quattro ore di fila al freddo, davanti agli uffici postali. Il sindaco Stefania Signorini scrive una lettera di protesta al direttore di Poste Italiane di Ancona Antonio Grisostomi Travaglini e al responsabile della macroarea Centro Nord Paolo Pinzani. «Ripristinate la piena operatività dei quattro uffici postali di Falconara – è la richiesta del sindaco – e attivate tutti gli sportelli per garantire un servizio efficiente alla cittadinanza e per garantire il rispetto delle norme contro la diffusione del virus».
«Dopo circa un anno di emergenza sanitaria, con un rischio di contagio ancora alto, posso solo constatare che un servizio essenziale per il cittadino non risulta adeguato alle attuali disposizioni sanitarie», è l’incipit della missiva. «Ritengo che nel territorio di mia competenza – prosegue la lettera – sia necessario ripristinare un servizio continuativo su base settimanale per i quattro uffici postali presenti. Le limitazioni di orario e di apertura di tali uffici hanno infatti creato gravi difficoltà per la popolazione, già profondamente provata dall’attuale emergenza sanitaria. Giornalmente si registrano code che a volte superano le quattro ore di attesa e che costringono i cittadini a file interminabili esposti alle intemperie. Non è più accettabile assistere ad assembramenti fuori degli uffici postali, a maggior ragione in questo periodo di forti limitazioni».
L’Amministrazione spiega che «il disagio delle lunghe code davanti alle Poste si protrae da mesi. Durante il lockdown solo l’ufficio centrale di via XX Settembre aveva garantito un servizio continuativo. Anche dopo l’allentamento delle misure anti-contagio gli altri uffici hanno mantenuto un orario di apertura ridotto, in alcuni casi solo pochi giorni ogni settimana, con poco personale rispetto al bacino d’utenza. Questo ha comportato il formarsi di file interminabili, sia davanti alle Poste dei quartieri periferici nei giorni di apertura, sia soprattutto davanti alle Poste centrali di Falconara, dove si riversano gli utenti quando gli uffici periferici sono chiusi. Il disservizio, segnalato da tempo dai cittadini, è diventato insostenibile con l’arrivo dell’inverno: gli utenti sono costretti a lunghe attese al freddo e sotto la pioggia».
«A soffrirne – fa notare il sindaco nella lettera ai vertici locali di Poste Italiane – sono principalmente le persone più fragili: sono tanti gli anziani che si rivolgono ai vostri sportelli, perché nella maggior parte dei casi non hanno gli strumenti per accedere ai servizi online, così da essere costretti a presentarsi di persona. È necessario intervenire in maniera decisa e organizzata per fornire un adeguato servizio all’utenza, riorganizzando il personale con diverse turnazioni in modo da coprire una fascia oraria più ampia e garantire l’apertura dal lunedì al sabato di tutti gli sportelli presenti sul territorio».