FALCONARA – È stata disposta l’autopsia sul cadavere rinvenuto questa mattina (13 giugno) intorno alle 8, a 300 metri dalla foce del fiume Esino, a Falconara Marittima. È ancora mistero fitto sull’identità del corpo ritrovato riverso a terra, in una secca del fiume, in posizione supina e in avanzato stato di decomposizione.
A fare la macabra scoperta, un pescatore, che accortosi della sagoma umana si è avvicinato e ha allertato il 112. Sul posto si sono precipitati i carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima, guidati dal comandante Michele Ognissanti, e il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Ancona.
Per il momento del cadavere ritrovato si sa solamente che è un uomo di apparente etnica caucasica (bianco), di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Indossava una camicia a righe sottili di colore rosso, una giacca leggera di colore chiaro (con cerniera a zip frontale), jeans lunghi e ai piedi delle sneakers scure con para bianca.
I dati antropometrici (caratteristiche somatiche, altezza, peso) non sono rilevabili prima dell’esame scientifico (ispezione esterna), dal momento che il corpo è rimasto in acqua, in balia degli agenti atmosferici e della corrente del fiume Esino, forse per diversi giorni e comunque per più di 48 ore.
La salma alle 13,30 di oggi (13 giugno) è stata trasportata all’obitorio di Torrette a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha già disposto l’esame autoptico nei prossimi giorni. Il medico legale è Manuel Papi.
Sulla vicenda indagano i carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima.