FALCONARA – Tenevano aperto il centro massaggi nonostante la zona rossa, ma la saracinesca alzata, a poca distanza della stazione, non è passata inosservata agli agenti della polizia locale di Falconara, che hanno fatto immediatamente chiudere l’attività e sanzionato le persone presenti.
Per avere la certezza che il centro fosse aperto ai clienti il Comando falconarese ha organizzato un controllo mirato questa mattina attorno alle 12, orario in cui un agente in borghese, fingendosi un nuovo cliente, si è presentato dopo aver concordato un appuntamento. A riceverlo è stata la proprietaria dell’attività, una donna cinese di 38 anni residente ad Ancona, che lo ha accolto in abiti succinti e gli ha elencato le tariffe dei diversi tipi di massaggio: da quello ‘base’ di mezz’ora a quello di un’ora.
Quando la donna ha fatto accomodare l’agente in incognito all’interno di una stanza per i massaggi e lo ha invitato a spogliarsi, è scattato il blitz. A quel punto, infatti, la trentottenne non poteva più accampare la scusa di essere lì per svolgere un’attività consentita, come quella di igienizzare gli ambienti. L’agente in borghese ha chiamato i colleghi che erano rimasti fuori ed è iniziato il controllo dei locali. In un’altra stanza dedicata ai massaggi, al buio, gli uomini della polizia locale hanno trovato nascosto il coniuge della proprietaria, un connazionale 48enne residente anche lui ad Ancona. Per moglie e marito, entrambi regolari in Italia, è scattata una sanzione di 400 ciascuno: la donna non aveva rispettato il divieto di esercitare l’attività in zona rossa, come previsto dal ‘Decreto Draghi’ del 2 marzo scorso, l’uomo era arrivato da Ancona a Falconara senza un motivo valido. Subito dopo i controlli l’attività è stata chiusa.