FALCONARA MARITTIMA – Il Consiglio comunale di Falconara accoglie l’idea di lanciare una “Vertenza Petrolio” che riunisca tutti i Comuni sedi di impianti di raffinazione con la regia dell’Anci. Gli obiettivi sono: ottenere stanziamenti dal Governo per mitigare le esalazioni provocate dall’attività di raffinazione e sollecitare il Ministero della Salute e la Regione Marche affinché svolgano azioni di prevenzione e screening degli abitanti dei Comuni che ospitano raffinerie. L’idea di una Vertenza Petrolio è stata lanciata dal capogruppo del Partito Democratico Marco Luchetti con una mozione che è stata approvata da maggioranza e opposizione, fatta eccezione per i consiglieri Marco Baldassini che si è astenuto, e Loris Calcina che ha votato contro.
«Questa rivendicazione è cruciale per il territorio di Falconara – dichiara l’assessore all’Ambiente Valentina Barchiesi – che ospita una realtà tanto impattante senza che siano previsti finanziamenti per la tutela ambientale del territorio. Come maggioranza abbiamo sostenuto questa mozione perché va in una direzione intrapresa sin dalle prime settimane di mandato. Già a ottobre 2018 il sindaco Stefania Signorini si era attivata con la Legautonomie delle Marche per lanciare la battaglia sulle accise: erano stati contattati tutti i Comuni italiani che ospitano raffinerie, con l’intento di ottenere parte delle accise che le aziende petrolifere versano allo Stato e da questo arrivano alle Regioni, senza che agli enti comunali ritorni alcunché. Solo dalla raffineria di Falconara, nel 2017 il Governo ha incamerato quasi un miliardo di euro. Avevamo già sollecitato inoltre il Ministero della Salute e la Regione Marche per l’attuazione di attività di prevenzione e screening sulla popolazione. Questa nuova battaglia, per riuscire, dovrà poter contare sull’impegno dell’Anci e sulla capacità dell’Associazione di mettere attorno a un tavolo, insieme a Falconara, gli altri otto Comuni italiani sedi di impianti di raffineria».
«Dispiace che il consigliere Loris Calcina (CiC/FBC/SAF), da sempre attento alle tematiche ambientali, abbia votato contro questa mozione – aggiunge Giorgia Fiorentini, presidente della Commissione Ambiente – che getta le basi per un percorso a tutela della nostra città. Sappiamo che questo percorso sarà molto impegnativo e proprio per questo ci sarebbe stato bisogno della compattezza del Consiglio. Il voto ha comunque raggiunto un risultato: ancora una volta su una materia tanto delicata come l’ambiente Pd e Cic hanno mostrato una totale incompatibilità tra le rispettive posizioni, che non avrebbe permesso loro di governare insieme. Pensare che, se avessero vinto le amministrative del 2018, l’assessorato all’Ambiente sarebbe andato proprio a Calcina. Questa è l’ennesima dimostrazione che l’accordo tra Cic e Pd, stretto prima del ballottaggio, aveva esclusivamente uno scopo elettorale. La coalizione sarebbe implosa in poco tempo sulla spinta di contraddizioni evidenti».
«Singolare che la maggioranza si preoccupi del nulla – replica il consigliere Calcina (CiC/FBC/SAF) – visto che noi non stiamo amministrando con il Pd, siamo due gruppi consiliari distinti, e dato che di salute e ambiente la maggioranza discute – e pone ostacoli – solo se sollecitata dalle interrogazioni e mozioni delle opposizioni. A meno che la maggioranza sia preoccupata di una propria défaillance e tema nuove elezioni comunali. Riguardo alla mozione, la maggioranza dovrebbe capire che se avessimo amministrato Falconara e avessimo gestito l’ambiente di sicuro non ci sarebbero volute mozioni per sollecitarci ad intervenire adeguatamente, nonostante le diversità dal Pd che non abbiamo mai sottovalutato». Nel merito dei motivi sul voto contrario, Calcina spiega che «la mozione non prevede il coinvolgimento del Ministero della Salute e gli stanziamenti chiesti dalla mozione non devono essere finalizzati alla mitigazione delle esalazioni. Quei soldi, per legge, li devono già investire le industrie che inquinano. Se non lo fanno, vanno sanzionate. Gli stanziamenti devono riguardare la migliore vivibilità di Falconara in termini di opere pubbliche per la cultura, il sociale, lo sport, ecc. Inoltre chiedere generiche azioni di prevenzione e di screening è ambiguo. I cittadini non vogliono sapere se si sono ammalati nell’ultimo anno. I cittadini hanno diritto di non ammalarsi più qui e nel resto delle Marche».