FALCONARA – Prima c’era la Croce Gialla, che interveniva in spiaggia con il quad per raggiungere i bagnanti da soccorrere ma quest’anno il bando è andato ad una associazione che ha presentato costi minori. I recenti soccorsi effettuati lungo il litorale cittadino hanno sollevato polemiche e la Croce Gialla si è sentita additata.
«Illazioni su di noi – scrive la pubblica assistenza sulla propria pagina Facebook (la pagina è pubblica) – da 36 anni svolgiamo quotidianamente assistenza e trasporto sanitario per la collettività, riteniamo che l’impegno profuso, l’attenzione e la cura dei nostri volontari verso gli assistiti e la qualità complessiva del servizio da noi erogato siano una referenza più che sufficiente per mettere a tacere e confutare tali illazioni. Costi e criticità tecnico-logistiche del servizio di soccorso in spiaggia sono stati presentati in maniera cristallina a chi di dovere (l’Amministrazione comunale)».
Secondo la Croce Gialla, rispetto agli scopi iniziali con cui fu avviato il servizio di soccorso in spiaggia con quad tanti anni fa, «si è perso di vista il suo scopo e la finalità preminente. Ad oggi – continua la pubblica assistenza – quello a cui si assiste è la consapevolezza dei Comuni di dover garantire un presidio in spiaggia, provvedendo ad affidarlo senza la necessaria competenza e conoscenza tecnica della materia».
La Croce Gialla auspica che per l’anno a venire si possa riaprire un tavolo di confronto tra Asur, Comuni e Associazioni per definire quello che deve necessariamente caratterizzare un punto di primo soccorso con quad sull’ostico arenile di Falconara e Palombina Nuova e identificare chi ha la dotazione e le risorse idonee per garantirlo, secondo criteri operativi, tecnici e organizzativi ponderati e pianificati da tecnici della materia.
Il Comune condivide la richiesta affinché venga aperto un tavolo di confronto con l’Asur per affrontare la questione del presidio sanitario in spiaggia. «Un primo passo è stato compiuto il 31 luglio scorso – dice in una nota l’amministrazione comunale – quando il sindaco Stefania Signorini ha ricevuto Nadia Storti, direttore sanitario dell’Asur. L’incontro è avvenuto per affrontare la questione del presidio sanitario del litorale nel periodo estivo, dato che l’Asur quest’anno ha stanziato fondi per tutti i Comuni costieri della provincia tranne che per Falconara».
Con la Storti è stato preso l’impegno a incontrarsi di nuovo per valutare una forma di assistenza sanitaria in spiaggia, finanziata dall’Asur, già a partire dal 2020. Quest’anno, per garantire un presidio sanitario all’ex Piattaforma Bedetti, il Comune si è dovuto far carico, senza alcun preavviso da parte dell’Asur, dell’intero costo del servizio, che si è attestato a 4.500 euro, a fronte del contributo di 2mila euro richiesto fino al 2017.