Ancona-Osimo

Falconara: Daspo urbano anche vicino alle scuole

Il regolamento prevede multe più salate per chi arriva da fuori Comune per abbandonare rifiuti e niente obbligo delle bottigliette d'acqua per i conduttori di cani

FALCONARA – Multe più salate per chi arriva da fuori Comune per abbandonare rifiuti e niente obbligo delle bottigliette d’acqua per i conduttori di cani. Sono alcune delle novità introdotte nel regolamento di polizia urbana che prevede l’ampliamento delle zone di applicazione del Daspo Urbano. Lo strumento, che gli organi di polizia possono adottare per allontanare le persone che arrecano danno e disturbo alla collettività, potrà essere applicato anche nelle vie e nelle aree pubbliche adiacenti le scuole falconaresi di ogni ordine e grado.

Resta confermata la possibilità di adottare il Daspo nell’area del centro, che ha come confini via Flaminia, via Mameli, via Bixio e via XX Settembre e comprende anche le piazze Fratelli Bandiera, Mazzini, Garibaldi e Catalani. Rientrano nell’applicazione anche i parchi pubblici e le aree verdi pubbliche. Il regolamento elenca i comportamenti vietati: danneggiamenti, atteggiamenti pericolosi per la pubblica incolumità, atti contrari alla pubblica decenza, commercio ambulante abusivo, ubriachezza molesta. Oltre all’allontanamento dal luogo in cui è stato tenuto il comportamento vietato, per i destinatari del provvedimento sono previste sanzioni che vanno da 100 a 300 euro.

Il provvedimento amministrativo del Daspo prende spunto dal decreto legislativo 214 del 2017 (come successivamente modificato), che ha per la prima volta affrontato la tematica, coinvolgendo i sindaci nella definizione delle aree e dei luoghi in cui l’atto amministrativo può essere applicato. A Falconara il Daspo è stato oggetto di una serie di confronti con le tutte le istituzioni coinvolte. L’ampliamento delle aree di applicazione del Daspo è stato introdotto dopo i numerosi passaggi della bozza di regolamento in Commissione Affari generali, presieduta dal consigliere Luca Cappanera. Il testo uscito dal confronto sarà portato in Consiglio comunale per l’approvazione. I commissari si sono riuniti otto volte per esaminare il documento (il 14 e 20 luglio, il 3 e 10 agosto, il primo, l’8 e il 10 settembre, il 29 ottobre) e il dibattito che si è aperto in Commissione ha portato a modificare e precisare circa 20 dei 61 articoli che compongono il regolamento.

Un’altra modifica introdotta al regolamento riguarda gli obblighi previsti per i proprietari di cani: il conduttore non sarà obbligato a portare con sé una bottiglietta d’acqua per lavare l’urina, ma dovrà fare in modo che il cane eviti di imbrattare con essa portoni e vetrine, pena una sanzione di 100 euro.  Un’importante novità, alla luce delle recenti operazioni della polizia locale, riguarda i soggetti residenti fuori Comune che arrivano a Falconara per abbandonare rifiuti: l’articolo 19 (commi 3 e 4) stabilisce che in questi casi verrà applicata una sanzione di 400 euro, cui potrebbe aggiungersi quella di 150 euro prevista per coloro che non differenziano.

È stato inoltre introdotto l’istituto della diffida prima di arrivare alla sanzione per quanto riguarda numerosi obblighi dei cittadini in materia di decoro per aree e beni privati. Infine è stato meglio definito il concetto di bivacco (oggetto di sanzione di 100 euro) inteso come accamparsi o sostare in maniera indecorosa su suolo pubblico, gradini di monumenti e luoghi di culto, panchine e soglie degli edifici prospicienti la pubblica via.

«Come in altre città d’Italia questo documento favorisce la ricomposizione sociale della città e stabilisce le regole civili per far sì che la comunità si identifichi e collabori al rispetto delle regole stesse, per permettere a tutti di riappropriarsi della città e degli spazi pubblici» afferma l’assessore all’Urbanistica Clemente Rossi.

«Il testo del regolamento di polizia urbana è frutto di un confronto tra maggioranza e opposizione. La redazione di un nuovo regolamento era un passaggio necessario per adeguare le regole alla vita attuale, per sostituire un documento risalente al 1951» dichiara l’assessore al Decoro Romolo Cipolletti.