FALCONARA MARITTIMA – Gli esercenti possono ampliare lo spazio per i dehors, a costo zero. È quanto prevede una delibera della giunta approvata lunedì 1 giugno, che mette al bando la burocrazia. L’amministrazione ha infatti azzerato per il 2020 il canone per l’occupazione di suolo pubblico e alcune tasse sulla pubblicità (insegne, vetrofanie) attraverso contributi ad hoc.
È già possibile presentare domanda per occupare spazi pubblici, in modo da allestire nuovi dehors o ampliare quelli esistenti. I titolari di bar, ristoranti e in generale tutti gli esercenti che fanno somministrazione possono presentare domanda al Comune, con allegata planimetria e una breve relazione dell’intervento, per ottenere l’autorizzazione all’occupazione gratuita di suolo pubblico. La domanda si considera accolta per silenzio assenso nel giro di cinque giorni e non sarà necessario pagare l’imposta di bollo, né i diritti di segreteria. Massima semplificazione anche per chi intende allestire strutture all’aperto in spazi privati: valgono le stesse regole del silenzio assenso e della completa gratuità della domanda.
Per chiedere l’occupazione gratuita di suolo pubblico non sarà necessario nemmeno presentarsi fisicamente in Comune: la domanda va presentata esclusivamente in via telematica, entrando nel portale dello Sportello unico delle attività produttive (Suap) del Comune attraverso il sito istituzionale dell’ente. In alternativa, dallo stesso portale si può scaricare la modulistica da inviare via pec all’indirizzo comune.falconara.protocollo@emarche.it. «La concessione di spazi pubblici esenti dal pagamento del Cosap mira a favorire la ripartenza delle attività falconaresi, che avranno la possibilità di aumentare gli spazi per rispettare le nuove norme sul distanziamento», spiega in una nota il Comune di Falconara.
«L’amministrazione ha compiuto un importante sforzo organizzativo, oltre che economico, per essere al fianco degli esercenti – dice l’assessore al commercio Clemente Rossi -. Abbiamo introdotto una assoluta novità con il principio del silenzio-assenso, riducendo drasticamente i tempi di attesa. Mi impegnerò affinché, una volta finita l’emergenza, si possano continuare a utilizzare procedure altrettanto snelle. Mi auguro che questo rappresenti un bel segnale per la ripresa del tessuto economico cittadino».