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Falconara, esposto dell’opposizione su gestione Caffè Letterario. Comune: «Procedure corrette»

Botta e risposta tra la Lega, Pd, M5S e FBC/CIC/SAF, che hanno presentato una segnalazione alla Procura della Corte dei Conti delle Marche, e l'amministrazione cittadina. Ecco la questione

Il centro Pergoli a Falconara
Il centro Pergoli a Falconara

FALCONARA MARITTIMA – Le forze politiche di opposizione (Lega, Pd, M5S e FBC/CIC/SAF) hanno presentato alla Procura della Corte dei Conti delle Marche una segnalazione riguardante la gestione del Caffé Letterario. Nell’esposto si ripercorre la storia che si è sviluppata fin dal 2017.

«Con la determinazione dirigenziale n. 202 del 28/02/2019 – denuncia l’opposizione – il dirigente della U.O.C. Attività e servizi scolastici, giovanili, turistici e culturali del comune di Falconara ha assegnato “provvisoriamente” e senza il preventivo espletamento di alcun tipo di procedura ad evidenza pubblica alla cooperativa “Opera” la concessione per la gestione del Caffé Letterario presso il Centro Culturale “Pergoli”, immobile di proprietà comunale.

In quella determina si dispone, fra l’altro, che “i proventi e tutti gli incassi derivanti dalla gestione del Caffé Letterario spettino al concessionario“, il quale, pertanto, si trova ad esercitare una vera e propria attività commerciale in un locale di proprietà della Pubblica Amministrazione».

Nella segnalazione alla Corte dei Conti, Lega, Pd, M5S e FBC/CIC/SAF sottolineano che «il Comune, al fine di adeguare i suddetti locali alle esigenze di un bar, ha effettuato, mediante l’utilizzo di risorse proprie, le necessarie opere murarie e impiantistiche. Dalla lettura della determinazione si evince, inoltre, che il concessionario non solo non versa alcun canone per la locazione dell’immobile in cui svolge la sua attività commerciale e per l’utilizzo delle utenze ma, al contrario, percepisce 3.660 euro a titolo di “contributo di gestione da parte dell’amministrazione comunale“, senza alcun obbligo di rendicontazione».

«Abbiamo chiesto alla Corte dei Conti – spiegano i consiglieri Caricchio, Frapiccini, Calcina e Luchetti, firmatari della segnalazione – di valutare se dall’esame degli atti richiamati possano emergere profili di illegittimità sia nelle procedure seguite per l’affidamento del servizio, sia per il venir meno del ruolo di imparzialità del Comune a favore di un soggetto, al quale è stato concesso il privilegio di utilizzare per la propria attività, avente scopo di lucro, una struttura pubblica senza pagare affitto ed utenze e percependo, anzi, un contributo di gestione». Sotto quest’ultimo aspetto i consiglieri hanno chiesto anche di «verificare se dall’applicazione degli atti citati possa derivare un danno erariale a carico dell’amministrazione comunale».

«Ancora una volta – replica l’amministrazione in una nota – le forze politiche di opposizione dimostrano di aver sbagliato bersaglio nel metodo e nel merito. Nel metodo perché, prima di inviare un esposto alla Procura della Corte dei Conti, avrebbero potuto e dovuto leggere meglio gli atti ed eventualmente chiedere informazioni agli uffici. In tale maniera si sarebbero accorti che le procedure utilizzate, oltre che trasparenti e conformi alla legge, sono state ben motivate e dotate di tutti i pareri tecnici e contabili.

In particolare l’affidamento diretto per importi modesti e comunque inferiori a 40mila euro è previsto dall’articolo 36, c.2, lett.a) del decreto legislativo n.50 del 2016 e l’operatore è idoneo e affidabile, dato che già svolge un servizio analogo per il comune di Fermo. Nel merito perché, prima di affidare il Caffè Letterario alla cooperativa Opera, l’amministrazione comunale aveva pubblicato ben due avvisi pubblici per la gestione, ma entrambi erano andati deserti.

Il servizio era stato quindi affidato in via sperimentale alla ditta Gemeaz, attraverso una procedura negoziata, anche con lo scopo di accertarne l’economicità e la remuneratività. A fine 2018 il precedente gestore non ha manifestato disponibilità per il rinnovo del contratto.

Visto che i locali del Caffè Letterario, tra gennaio e febbraio 2019, sono stati interessati dai lavori sull’impianto elettrico, l’amministrazione ha dovuto assicurare l’attività della struttura per i pochi mesi prima dell’estate, in attesa di un bando complessivo che preveda anche la gestione del servizio di portierato del Centro Pergoli che ospita al suo interno il Caffè Letterario.

Quanto all’obiezione relativa al contributo di gestione di 3 mila euro più Iva, le opposizioni sembrano dimenticare che la gestione del Caffè Letterario non si limita all’attività commerciale di vendita di alimenti e bevande negli orari di apertura: la parte più consistente è quella culturale, dato che il gestore si è fatto carico di organizzare gli eventi a servizio della comunità. L’attività del Caffè Letterario è un servizio alla collettività e in particolare agli utenti del principale polo culturale cittadino. Spiace dover ricordare alle liste di opposizione, anche quelle che dei temi culturali hanno fatto la loro bandiera, che i servizi culturali non possono essere misurati solo in termini di economicità».