FALCONARA – Un albero intitolato alla famiglia Virgili – che si rese protagonista del salvataggio eroico di altre vite umane durante la Seconda guerra mondiale – in occasione della Giornata dei Giusti. È quanto ha fatto, stamattina, la scuola secondaria Ferraris di Falconara, grazie all’iniziativa delle classi 1°A, B e F, assieme alle docenti di lettere Annie Fantasia ed Elisabetta Bonavita e alla dirigente Maria Ambrogini, nel giardino del plesso (la Giornata dei Giusti si celebra solitamente il 6 marzo, ma a causa delle restrizioni per la pandemia la scuola l’ha celebrata oggi). Ad eccezione del 2020, in piena pandemia, l’istituto ha sempre celebrato tale ricorrenza. E quest’anno, la scelta è stata quella di onorare Mercedes Virgili Faraoni e la sua famiglia, persone di straordinaria umanità che nel conflitto contribuirono a proteggere e salvare la famiglia Fullembaum dalle persecuzioni nazifasciste. I nomi di Virgili Virgilio, di sua moglie Daria e delle figlie Gianna (in Carnali) e Mercedes (in Faraoni) sono per questo incisi dal 1992 allo Yad Vashem, il museo della Shoah di Gerusalemme.
I Fullembaum, famiglia polacca di origine ebrea, in fuga dalle persecuzioni razziali in Germania, arrivarono in Italia, a Secchiano di Cagli, dove furono accolti dalla famiglia di Virgilio Virgili, nascosti e aiutati da tutti gli abitanti del paese. La figlia dei Fullembaum, Charlotte, trascorreva molto tempo con Mercedes e Gianna Virgili. Negli anni ’50, poi, la famiglia Fullembaum si trasferì negli Stati Uniti. Dopo alcuni anni, Charlotte raccontò alle autorità israeliane come fosse scampata alle persecuzioni, facendo i nomi della famiglia che li salvò.
«È grazie al ricercatore storico Graziano Fiordelmondo (falconarese doc, ndr) se oggi onoriamo la famiglia Virgili. La vicenda, infatti, è stata portata alla conoscenza dei nostri studenti proprio da Fiordelmondo, in occasione delle videoconferenze organizzate in collaborazione con l’Archivio Storico e il Museo della Resistenza di Falconara per il Giorno della Memoria e la Giornata dei Giusti – ha riferito la Ferraris -. In seguito a questa occasione, abbiamo deciso di dedicare un albero del nostro parco a Virgilio, Daria, Gianna e Mercedes, per non essere rimasti indifferenti di fronte al dolore e alle ingiustizie, decidendo di proteggere il valore e la dignità delle persone».
Mercedes, tra l’altro, è stata falconarese d’adozione ed è purtroppo scomparsa lo scorso 18 maggio. Charlotte, che ora vive a Los Angeles, ha invece inviato un videomessaggio ai giovani per testimoniare l’amicizia e la gratitudine verso la famiglia Virgili. A scoprire la targa di intitolazione nei pressi dell’albero, stamattina, è stata Patrizia Faraoni, figlia di Mercedes.
«La testimonianza di Patrizia rappresenta oggi un’eredità importante per tutti i giovani. Sono definiti Giusti tutte quelle persone non ebree che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. Purtroppo la storia si dimentica troppo presto – ha detto la preside Maria Ambrogini nel discorso introduttivo -. È necessario, invece, ricordare perché se la gente rimarrà indifferente alle tante cose che accadono in tutto il mondo, allora gli orrori continueranno. Chi non è indifferente può fare la differenza».
E ancora: «Ho avuto l’onore di conoscere seppur per poco tempo la signora Mercedes Virgili, una persona squisita che si adoperava e si prodigava per gli altri in modo encomiabile e disinteressato, anche per le amiche che aveva a Falconara; Charlotte, la bambina salvata da Mercedes, aveva definito Mercedes la più buona delle sue amiche di Secchiano. Oggi sono orgogliosa di ospitare la figlia Patrizia per la preziosa testimonianza che lascerà alla nostra comunità educante. La storia della famiglia Virgili è la storia di un altruismo non comune. Gli abitanti di Secchiano sono state persone che, a rischio della propria vita, non hanno esitato a proteggere gli ebrei dalle persecuzioni razziali durante la Seconda Guerra Mondiale. Un’ intera frazione coinvolta in uno slancio di rischiosa solidarietà».
Poi la chiosa finale sul significato della Giornata dei Giusti, che la Ferraris celebra ininterrottamente dal 2014: «I Giusti spesso cercano di sminuire l’importanza delle proprie azioni dicendo di aver fatto solo il proprio dovere di essere umano. Quello che hanno fatto i “Giusti tra le Nazioni” è invece incomparabile. Per il fatto di aver salvato degli innocenti, hanno il merito di aver salvaguardato in qualche misura la dignità umana – ha concluso Ambrogini -. Il salvataggio costituisce un importante capitolo nella memoria collettiva di un’epoca segnata dall’orrore e dalla caduta dei valori della civiltà europea. Esso rappresenta un segno di speranza e una lezione esemplare per l’avvenire. Grazie ancora signora Patrizia per la sua testimonianza».