FALCONARA MARITTIMA – Grumi di morchia di idrocarburi sono stati trovati sulla spiaggia e il consigliere CiC/FBC e SAF, Loris Calcina, si è recato dal Comandante della Capitaneria di Porto di Falconara. Calcina ipotizza che si possa trattare di residui melmosi che si formano sul fondo e sulle pareti delle cisterne delle petroliere che hanno trasportato gasoli pesanti, o grezzo, oppure olio combustibile. Per Calcina, dunque, potrebbero essere stati effettuati dei «lavaggi illeciti a poca distanza dalla costa».
A seguito di segnalazioni sulla presenza dei grumi sulla spiaggia, dall’altezza della stazione a via dei Mille e in zona Villanova, il consigliere ha effettuato un sopralluogo e ha prelevato alcuni campioni del materiale. Si è poi recato presso gli uffici della Capitaneria di Porto nel quartiere Villanova e ha segnalato il tutto al Comandante, il quale ha assicurato di aver già fotografato e prelevato alcuni grumi del materiale spiaggiato che sono stati consegnati all’Arpam per essere analizzati. Il Comandante ha anche informato il Consigliere di aver avvertito il Comune.
«Il materiale catramoso ha una consistenza simile ad una pasta morbida – spiega Calcina – e, all’olfatto, emana inequivocabilmente puzza di idrocarburi. Ho chiamato anche l’Ufficio Ambiente del Comune informandolo della mia segnalazione alla Capitaneria di Porto e chiedendo come si fosse attivata l’Amministrazione. Mi è stato risposto che sono stati informati della situazione e che sono al corrente che la Capitaneria ha inviato il materiale all’Arpam affinché sia analizzato e che, come Comune, stavano organizzando la pulizia».
«Dall’esperienza avuta con il bitume sversato in mare in seguito all’incendio dell’8 settembre 2004 nella raffineria Api – continua il consigliere – la consistenza e l’olezzo dei grumi odierni sono diversi dai grumi di bitume che, fino a febbraio 2006, rinvenimmo (e segnalammo alla Procura della Repubblica) sulla spiaggia di Falconara dopo ogni mareggiata. Ipotizzo che il materiale odierno sia riconducibile ad uno o più scarichi di morchie, ovvero residui melmosi che si formano sul fondo e sulle pareti delle cisterne delle petroliere che hanno trasportato gasoli pesanti, o grezzo, oppure olio combustibile. Questi tocchi di morchia sono pesanti e si depositano sui fondali, salvo poi essere sollevati e sbattuti a riva da una mareggiata. Se la mareggiata non certo eccezionale dei giorni scorsi ha portato in spiaggia quei grumi di morchia, suppongo che un eventuale lavaggio illecito della cisterna di una petroliera possa essere stato fatto non molto distante dalla costa.
Mi aspetto che l’Amministrazione comunale sia parte attiva nel cercare i colpevoli poiché lo spiaggiamento di quella morchia di idrocarburi nuoce all’immagine della città, perché deve sostenere costi per la pulizia e per il conferimento in impianti di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e perché siamo di fronte al versamento di sostanze tossiche e nocive in mare e, conseguentemente, sulla spiaggia».