FALCONARA MARITTIMA – I centri estivi partiranno in anticipo nel rispetto delle regole anti-contagio e le tariffe saranno le stesse dell’anno scorso. Bambini e ragazzi da 3 a 14 anni potranno essere accolti a partire dal 10 giugno, cinque giorni prima di quanto previsto inizialmente, mentre la conclusione resta fissata al 31 luglio. Le iscrizioni sono già aperte: tutte le istruzioni sono disponibili sul sito istituzionale del Comune e le domande possono essere compilate online. L’avvio dei centri estivi sarà preceduto, l’8 e il 9 giugno, da due giornate dedicate all’attività di comunicazione e informazione alle famiglie. Ai genitori sarà spiegato cosa cambierà rispetto agli anni precedenti e quali saranno le attività previste.
Per garantire che i centri estivi si svolgano in sicurezza e che bambini e ragazzi rispettino tutte le regole per il contenimento del virus è previsto un rapporto più alto tra educatori e iscritti. Se l’anno scorso, per la scuola dell’infanzia, era previsto un educatore ogni 15 bambini, quest’anno il rapporto sarà di un operatore per ogni gruppo di cinque iscritti. Per i ragazzini delle elementari ci sarà un educatore ogni sette iscritti e per quelli delle medie uno ogni 10 iscritti. La formazione dei gruppi è infatti vincolata al rispetto del distanziamento fisico. È previsto l’uso di mascherine e la messa a disposizione di igienizzanti per le mani, oltre all’igiene quotidiana degli spazi come previsto dai protocolli sanitari.
Le tariffe richieste alle famiglie resteranno le stesse dell’anno scorso, nonostante le nuove procedure abbiano comportato per il Comune un forte aumento dei costi, che rispetto all’anno scorso saranno più che raddoppiati: si passerà dai 36.700 euro del 2019 agli 80.700 di quest’anno. Il servizio sarà garantito attraverso risorse aggiuntive dell’ente. La decisione di mantenere invariate le tariffe è stata presa dalla Giunta «per venire incontro alle famiglie in questo periodo particolarmente difficile anche dal punto di vista economico – dice il sindaco Stefania Signorini –. Anche la volontà di anticipare la data di inizio è un segno di vicinanza ai genitori, specie a quelli che lavorano, vista anche la chiusura delle scuole. La nostra è stata una corsa contro il tempo per dare risposte immediate ai bisogni dei cittadini e per organizzare tutto nel rispetto delle nuove regole».
Le sedi per lo svolgimento dei centri estivi saranno cinque (anziché due) sempre per l’esigenza di distanziamento: saranno utilizzate le scuole Mercantini, Aquilone, Aldo Moro e Zambelli, che dispongono di un giardino, oltre al Centro Metropolis, limitrofo al parco Kennedy. Saranno privilegiate le attività all’aperto nelle aree verdi e negli impianti sportivi comunali, oltre che le uscite in spiaggia. I posti disponibili sono 70 e, nell’accoglimento delle domande di iscrizione, sarà data la priorità alle famiglie residenti a Falconara. Saranno tenuti in considerazione prioritariamente il maggior grado di impegno lavorativo dei genitori, la condizione di disabilità del minore o l’eventuale situazione di fragilità segnalata dai servizi sociali comunali.
Il Comune inoltre ha deciso di mettere a disposizione i parchi cittadini per salutare compagni di scuola e insegnanti. Le aree verdi della città si trasformeranno dunque in grandi aule all’aperto, dove potersi salutare al termine del percorso didattico. Il sindaco Stefania Signorini ha preso contatto nei giorni scorsi con le direzioni scolastiche dei tre istituti comprensivi, che hanno espresso parere favorevole all’utilizzo dei parchi, dove organizzare un ultimo giorno di scuola per i ragazzi rimasti lontani dall’ambiente scolastico. Ogni scuola potrà scegliere lo spazio in cui darsi appuntamento.
«Ho spesso pensato in questo lungo periodo di isolamento – dice la Signorini – alla vita dei bambini e degli adolescenti che hanno vissuto questa esperienza in una fase della vita in cui non è facile gestire la propria emotività e si hanno tante insicurezze. Anche gli studenti dell’era-Covid hanno diritto di vivere l’ultimo giorno di scuola e tutte le emozioni che porta con sé, dall’entusiasmo per le vacanze che iniziano alla nostalgia per i compagni».
L’idea è quella di riunire in particolare gli studenti di terza media, che a settembre non ritroveranno gli insegnanti e molti compagni di classe. Gli incontri potranno essere organizzati anche dopo il 13 giugno, giorno dell’esame per le scuole secondarie di primo grado. «Per molti ragazzi, in questi mesi, il mondo si è fermato ed è venuta a mancare quella socialità che caratterizza la vita in classe – scrive il sindaco nella lettera indirizzata ai dirigenti –. Ritengo che ora sia davvero importante dare loro la possibilità di salutare compagni e insegnanti a conclusione di questo particolare percorso didattico. Offrire agli studenti, specie agli adolescenti, l’opportunità di rivedersi può rappresentare uno strumento per restituire loro l’aspetto gioioso della scuola come luogo di crescita, fatto anche di confronto e rapporti personali».
La proposta arriva «dopo un lungo periodo di lockdown che ha imposto a insegnanti e studenti un nuovo modo di fare didattica. Siamo finalmente entrati in una fase che consente la ripresa di relazioni sociali, pur con tutte le cautele. Mi auguro che vogliate dare questa opportunità ai nostri ragazzi per celebrare, anche se in forma inedita, il rito dell’ultimo giorno di scuola». La proposta è stata formulata dopo che, a fine maggio, il Comitato tecnico scientifico si è espresso a favore di incontri all’aperto, nel pieno rispetto dei divieti di assembramento e delle regole di distanziamento e di protezione individuale.