ANCONA – «Da una prima valutazione, ritengo che l’impatto sulla qualità dell’aria, data la breve durata dell’incendio, sia contenuto». Così il direttore tecnico dell’Arpam Giorgio Catenacci, sugli effetti delle fiamme che oggi si sono sviluppate da una pompa di uno degli impianti di lavorazione degli idrocarburi della raffineria Api di Falconara.
L’incendio, che si era sviluppato poco dopo le 12, è stato domato nell’arco di una mezz’ora dai vigili del fuoco giunti sul posto da Ancona, Jesi e Senigallia e dal personale dello stabilimento. L’Agenzia regionale per l’ambiente sta valutando i livelli di Pm10, polveri sottili, rilavate dalle tre centraline posizionate nella città, le quali monitorano costantemente e in automatico la qualità dell’aria. I primi dati, giornalieri sulla concentrazione del Pm10, nell’aria, arriveranno però solamente domani, gli altri inquinanti, quali biossido di zolfo, idrogeno solforato, composti organici totali e biossido di azoto, benzene, arriveranno anche questi nel report che verrà redatto in conseguenza all’incendio.
Da una prima analisi qualitativa, secondo Arpam «i valori di concentrazione medi che fanno da riferimento sono estremamente contenuti». Arpam ha attivato le sei centraline del circuito OdorNet che monitorano le esalazioni nell’aria su segnalazione dei cittadini tramite App, dalle quali i primi riscontri sulle sostanze presenti in aria, arriveranno dopo le analisi chimiche condotte in laboratorio.
La raffineria in una nota stampa comunica che «l’incendio iniziato alle ore 12:00 di oggi 24 febbraio 2022, e scaturito nell’area degli impianti di Cracking termico, è stato domato già entro le 12:30. Non vi sono state persone coinvolte. A contenere e successivamente estinguere l’incendio hanno provveduto la squadra di pronto intervento e gli impianti automatici di emergenza della raffineria e successivamente le squadre dei vigili del fuoco. Le procedure di allerta e coordinamento con gli enti hanno funzionato correttamente, come previsto dal Piano di Emergenza Interno. Sono in corso sopralluoghi nell’area dell’impianto per verificare le condizioni delle apparecchiature e individuare le cause dell’avvenimento».
Roberto Cenci, capogruppo e consigliere comunale delle liste civiche Cittadini in Comune Falconara Bene Comune, ha evidenziato che la situazione «ha allarmato l’intera comunità. Non si può continuare a vivere così» lamenta.