Ancona-Osimo

Falconara, la Lega attacca sugli autovelox. Comune: «Sono regolari e autorizzati»

L'istallazione dei rilevatori di velocità, i passaggi pedonali illuminati e le rotatorie nel mirino del consigliere Stefano Caricchio. L'Amministrazione: «Per la rotatoria tra via Flaminia e via Palombina Vecchia occorrerebbe demolire due condomini. Per l’attraversamento indicato di via Marconi si valutano anche altre soluzioni»

FALCONARA MARITTIMA – Autovelox posizionati su tratti di strada che «sembrerebbero non avere i requisiti» e impianti di illuminazione per gli attraversamenti pedonali installati «senza un chiaro criterio nella scelta dei luoghi e senza una particolare attenzione su quelli più pericolosi». Il consigliere della Lega Stefano Caricchio si chiede secondo «quali criteri logico-giuridici siano state effettuate tali scelte e si impegna ad andare a fondo su questi temi per individuare eventuali responsabilità o usi impropri di soldi pubblici».

L’amministrazione Signorini ha deciso di posizionare due autovelox in punti ad alto rischio della Statale 16, dove vige il limite dei 70 chilometri orari. Uno è stato installato a poca distanza dalla Caffetteria, sul lato opposto, per monitorare i veicoli che da nord viaggiano verso sud (direzione Falconara-Torrette). Un altro autovelox fisso sorge in zona Rocca Priora, poco a sud della ex Montedison, per controllare la velocità dei veicoli che procedono in direzione nord (da Falconara verso Montemarciano).

Il consigliere della Lega a Falconara Stefano Caricchio
Il consigliere della Lega a Falconara Stefano Caricchio

«L’amministrazione ha provveduto ad individuare, attraverso procedura negoziata, – spiega Caricchio – l’affidamento del servizio di noleggio di due strumenti omologati per il controllo della velocità veicolare in modalità automatica, per un costo di 77.371,08 euro. Sembrerebbe corretto se non fosse per una sentenza della suprema Corte di Cassazione n. 16622 del 2019 che tratta per l’appunto la “vexata quaestio” del posizionamento degli impianti fissi di rilevazione di velocità. La sentenza ha infatti ribadito che tale tipologia di misuratori di velocità in ambito urbano possano essere installati solo sulle strade che presentano determinate caratteristiche stabilite dalla legge, ossia lungo le strade urbane a scorrimento e comunque previa autorizzazione del Prefetto. Inoltre l’articolo 2 lettera d del Codice della strada stabilisce che “è strada urbana di scorrimento, quella strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico ciascuno con almeno due corsie di marcia ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi …”. Alla luce di ciò, mi domando in base a quali criteri siano stati posizionati i due rilevatori di velocità sul tratto di strada che sembrerebbe non avere i requisiti di cui all’art. 2 del c.d.s. e se il Prefetto si sia espresso con atti autorizzativi».

«I due autovelox appena posizionati, che saranno attivati non appena saranno completate le operazioni tecniche di installazione, – risponde l’amministrazione comunale – sorgono lungo una Strada Statale extraurbana, che quindi non rientra nelle limitazioni previste dalla sentenza citata dal consigliere Caricchio. Ovviamente le installazioni sono state autorizzate dall’ente concessionario della strada, ossia l’Anas, in un tratto che rientra tra quelli in cui il Prefetto ha previsto con proprio decreto la possibilità di effettuare rilevamenti dei limiti di velocità senza la necessità di contestazione immediata. Le osservazioni del consigliere Caricchio sono completamente infondate perché partono da presupposti errati, dato che confondono due tipologie di strada radicalmente diverse (strade urbane con extraurbane)».

L’Amministrazione ricorda che la Variante è da anni «teatro di incidenti, alcuni anche gravissimi, spesso dovuti all’alta velocità». Stando ai dati diffusi l’anno scorso dalla Polizia stradale e pubblicati sui media, gli incidenti rilevati nel 2012 dalla sola Polstrada nel tratto di Variante tra Falconara e Torrette sono stati 18, scesi a 14 nel 2013 per risalire a 20 nel 2014. Nel 2015 le pattuglie della Stradale sono intervenute 13 volte per incidenti, per salire poi a 21 nel 2016 e a 19 nel 2017. A rischio anche la Statale Adriatica nella zona di Rocca Priora, dove sono stati numerosi gli incidenti dovuti all’alta velocità. Uno dei più gravi era avvenuto nel novembre 2017, quando in un frontale persero la vita tre giovani, due anconetani di 35 anni e un 21enne residente a Montemarciano. Altri scontri sono avvenuti nelle scorse settimane.

Un’altra questione che non convince il consigliere della Lega riguarda l’installazione «di alcuni impianti di illuminazione per gli attraversamenti pedonali, senza un chiaro criterio nella scelta dei luoghi e apparentemente senza una particolare attenzione per quelli statisticamente più pericolosi. Si è infatti salvaguardato l’attraversamento situato davanti al centro buddista di via Marconi, ma non l’attraversamento davanti al consorzio agrario di via Foscolo che ha tristemente visto due decessi negli ultimi anni. Atti non nuovi per l’amministrazione falconarese che suscitano perplessità analoghe a quelle già emerse nella scelta di una rotatoria all’incrocio via Ville – via Volta – via Barcaglione, quando l’incrocio via Flaminia – via Palombina Vecchia ha visto negli anni ben più incidenti e congestioni di traffico».

«È completamente improponibile la pretesa di realizzare una rotatoria all’intersezione tra via Flaminia e via Palombina Vecchia – risponde l’amministrazione comunale – dove è lampante che per tale struttura viaria non ci sarebbero gli spazi necessari: occorrerebbe o eliminare la ferrovia, oppure abbattere almeno due condomini di diversi piani. Quanto agli attraversamenti pedonali illuminati, non è stato subito realizzato quello all’incrocio tra via Marconi e via Stadio (vicino al Consorzio Agrario) perché, vista la tipologia particolare dell’intersezione, si stanno valutando ipotesi alternative di messa in sicurezza, dopo i segnali intermittenti installati lo scorso anno su entrambi i sensi di marcia».