FALCONARA MARITTIMA – I consiglieri comunali della minoranza (CiC/FBC/SAF – Pd – Lega e M5S) hanno formalmente contestato al Presidente del Consiglio comunale di Falconara, Goffredo Brandoni, la «violazione dei compiti indicati dalla normativa e delle regole comportamentali connaturate alla carica di garante della corretta dinamica politico-amministrativa dell’Ente». La contestazione formale è avvenuta nel corso della Conferenza dei Capigruppo consiliari del 13 marzo con un documento scritto che è stato inviato anche al Prefetto di Ancona.
«La contestazione del Presidente Brandoni – spiegano le liste civiche CiC/FBC/SAF – si basa su fatti documentati che concretamente fanno riferimento a violazioni del Regolamento del Consiglio comunale, dello Statuto Comunale e del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000). Brandoni ha sistematicamente disertato tutte le Commissioni consiliari nonostante il Regolamento preveda all’art. 42 comma 4 che “Il Sindaco e il Presidente del Consiglio partecipano ai lavori delle Commissioni Consiliari permanenti senza diritto di voto“. Con questo comportamento Brandoni non può rendersi conto dell’ostruzionismo che alcuni Presidenti di Commissione hanno adottato pur di non approfondire e discutere problematiche suggerite dai consiglieri di minoranza. Con la sua assenza non si è reso conto della mancanza di verbalizzazioni in alcune Commissioni oppure del notevole ritardo (di mesi) nell’affrontare in Commissione alcune problematiche importanti per la città (rischio idrogeologico – barriere fonoassorbenti di RFI) e nella trasmissione di documentazione utile per capire e approfondire le problematiche. In questo modo il Presidente Brandoni non ha preso alcuna iniziativa necessaria affinché il Consiglio Comunale sia messo in grado di esercitare con efficacia le funzioni ad esso attribuite dalla legge; non ha adottato alcuna iniziativa utile per consentire ai consiglieri l’acquisizione di notizie, informazioni e documenti ai fini dell’espletamento del mandato. Né, essendo costantemente assente, ha promosso e coordinato l’attività delle Commissioni Consiliari, anche mediante la consultazione dei Presidenti delle Commissioni, cosa che gli avrebbe permesso di evitare che alcuni Presidenti evitassero di convocare Commissioni su argomenti scomodi per la maggioranza. Brandoni è venuto meno al compito di direzione della generale attività consiliare che si esplica non solo in aula ma anche fuori dei lavori in aula (Commissioni)».
Secondo le liste civiche «Brandoni non ha rispettato e non ha fatto rispettare anzitutto le norme statutarie, il regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e, così facendo, non ha garantito che la componente di maggioranza non prevaricasse quella di minoranza. Brandoni ha fatto venir meno quella direzione competente e neutrale che sta a garanzia del corretto funzionamento del Consiglio nel suo insieme, senza distinzione tra maggioranza e opposizione. Infine, l’ultimo fatto che riguarda il prossimo Consiglio comunale – deciso nel ristretto ambito dei Consiglieri di maggioranza e annunciato via whatsapp saltando a piè pari i compiti della Conferenza dei Capigruppo consiliari – ha evidenziato non solo l’ennesima violazione del Regolamento del Consiglio (art. 3), ma ha mostrato la non neutralità del Presidente del Consiglio».
Sono «contestazioni infondate» quelle mosse dall’opposizione al presidente del consiglio Brandoni. A sostenerlo è Giorgia Fiorentini, presidente della commissione Ambiente ed ex presidente del Consiglio, che si esprime con questi termini sulla base di quanto previsto dal regolamento comunale. L’amministrazione risponderà puntualmente alle contestazioni con un documento che sarà inviato alla Prefettura, ma intanto Fiorentini ritiene che il comportamento dei rappresentanti di minoranza sia solo un «pretesto per giustificare, anche con la stessa Prefettura, il loro ostruzionismo all’ultima commissione Ambiente».
«La protesta strumentale dell’opposizione – dice Fiorentini – ha avuto come unico effetto il blocco dell’iter per l’esame del Piano di emergenza esterna (Pee) dell’Api, che doveva essere approfondito nel pomeriggio di martedì 12 marzo. La defezione dei consiglieri d’opposizione, che hanno abbandonato la sala in segno di protesta per un rilievo che oltre a essere infondato, era del tutto estraneo all’argomento trattato, mi ha infatti costretto a rinviare ad altra seduta l’illustrazione del Piano». Con il Pee gli enti preposti pianificano le modalità con cui affrontare le emergenze in caso di incidenti rilevanti in raffineria e quindi il documento riveste un’importanza cruciale per tutta la cittadinanza. Poiché i consiglieri Loris Calcina (Cic-Fbc e SiAmo Falconara), Stefano Caricchio (Lega) e Franco Federici (Pd) hanno deciso di abbandonare la commissione, «la maggioranza ha scelto di sospendere i lavori solo per non vanificare tutte le attività di confronto condotte con la minoranza su un argomento tanto delicato e fondamentale per la collettività. Per garantire un’illustrazione più completa possibile della bozza del Pee, frutto di una serie di tavoli di lavoro convocati dalla Prefettura negli ultimi mesi, oltretutto l’amministrazione aveva impegnato i tecnici comunali affinché questi spiegassero tutti gli aspetti più importanti. L’organizzazione della commissione e tutto il lavoro precedente, svolto dal Comune con la Prefettura, la Regione Marche, il Comando provinciale dei vigili del fuoco, la stessa azienda Api e gli altri enti locali interessati, è stato vanificato con un pretesto che nulla aveva a che vedere con il Piano di emergenza esterno». «Un comportamento irresponsabile della minoranza – commenta la presidente Fiorentini – perché la mancata illustrazione del Piano è un’occasione persa che arreca danno a tutti i cittadini: l’opposizione ha preferito anteporre i propri interessi politici agli interessi della città. Questo rallenterà inevitabilmente il percorso volto alla redazione della versione definitiva del Piano che, dopo l’approvazione, andrà sottoposta alla consultazione pubblica».